L’umanità ha raggiunto una nuova pietra miliare nel suo dominio sul pianeta: gli oggetti creati dall’uomo ora superano tutti gli esseri viventi sulla Terra. Un nuovo studio pubblicato su Nature afferma che per la prima volta nella storia, la produzione di cemento, metallo, plastica, mattoni e asfalto è superiore alla massa di materia vivente sul pianeta.
Denominata massa antropica, la massa prodotta dall’uomo raddoppia all’incirca ogni 20 anni e sembra che il 2020 sia l’anno del punto di crossover: questa massa ha superato tutta la biomassa vivente globale, pesando attualmente 1,1 teratonnellate (1,1 trilioni di tonnellate).
All’inizio del XX secolo gli oggetti artificiali rappresentavano solo il 3%. In seguito al boom della produzione globale che è esploso dopo la seconda guerra mondiale, produciamo l’equivalente del peso di ogni persona che si trova sulla terra in questo momento, così come si legge nell’abstract: “In media, per ogni persona nel mondo, viene prodotta ogni settimana una massa antropica pari a più del suo peso corporeo”.
Sempre nello studio si legge che la quantità di plastica è maggiore in massa di tutti gli animali terrestri e le creature marine messe insieme.
Le categorie dominanti nell’analisi sono state le masse artificiali sotto forma di edifici e infrastrutture, composte da calcestruzzo, aggregati, mattoni e asfalto. Per quanto riguarda la biomassa globale, la maggior parte è rappresentata da piante e arbusti.
Con l’aumento della massa prodotta dall’uomo, anche l’impatto sulla biomassa vegetale è aumentato. “Dalla prima rivoluzione agricola, l’umanità ha più o meno dimezzato la massa delle piante”, scrivono gli autori. “Mentre l’agricoltura moderna utilizza una superficie crescente per la coltivazione dei raccolti, la massa totale delle colture domestiche è ampiamente controbilanciata dalla perdita di massa vegetale derivante dalla deforestazione, dalla gestione delle foreste e da altri cambiamenti nell’uso del suolo. Queste tendenze nella biomassa globale hanno influenzato il ciclo del carbonio e la salute umana”.
“Questo studio fornisce una sorta di” quadro generale “del pianeta nel 2020”, ha detto il coautore Ron Milo del dipartimento di scienze vegetali e ambientali dell’Istituto israeliano di scienza Weizmann. “Speriamo che una volta che avremo queste cifre alquanto scioccanti davanti ai nostri occhi, ci si possa assumere la responsabilità come specie.”
Se continuiamo in questo modo, entro il 2040 la massa prodotta dall’uomo peserà fino a 3 teratonnellate.