Secondo un nuovo studio, l’adattamento umano ai cambiamenti climatici potrebbe includere anche i cambiamenti nella fertilità.
Un gruppo internazionale di ricercatori ha scoperto che, attraverso i suoi effetti economici, i cambiamenti climatici potrebbero avere un impatto sostanziale sulla fertilità.
Sembra infatti che le persone decidano quanto tempo e denaro dedicare alla crescita dei figli e se usare queste risorse per avere più figli o investire di più sul futuro di ogni bambino, sulla base anche di variabili climatiche.
Lo studio, pubblicato su Environmental Research Letters, ha esaminato due esempi di economie, la Colombia e la Svizzera. Si è concentrato su come gli impatti demografici dei cambiamenti climatici potrebbero differire tra paesi più ricchi e più poveri.
Il modello segue le persone attraverso due fasi della vita, l’infanzia e l’età adulta.
Nel modello, i genitori devono decidere come dividere le risorse limitate tra sostenere l’attuale consumo familiare, avere figli e pagare per l’istruzione di ogni bambino. Il reddito futuro dei bambini dipende dalle decisioni dei genitori.
Il dr Gregory Casey, del Williams College, autore principale dello studio, ha detto: “Gli aumenti della temperatura globale influenzano in modo diverso i settori agricolo e non agricolo: vicino all’equatore, dove si trovano molti paesi più poveri, i cambiamenti climatici hanno un maggiore effetto negativo sull’agricoltura”. E quindi sui redditi.
Questo porta alla scarsità di beni agricoli, a prezzi e salari agricoli più alti e, infine, a una ridistribuzione del lavoro. Poiché l’agricoltura fa meno ricorso di manodopera qualificata.
Il modello ha mostrato che il cambiamento climatico diminuisce l’acquisizione di competenze, portando i genitori a investire meno risorse sia nell’educazione di ogni bambino, sia nell’aumentare la fertilità.
Il co-autore dr Soheil Shayegh, dell’Università Bocconi di Milano, ha dichiarato: “Il nostro modello suggerisce che il cambiamento climatico potrebbe peggiorare le disuguaglianze riducendo la fertilità. Questo è particolarmente toccante, perché i paesi più ricchi hanno beneficiato in modo sproporzionato dell’uso delle risorse naturali, proprio quelle che hanno guidato il cambiamento climatico. Il nostro modello tratta solo un singolo canale economico, quindi non è inteso a fornire un resoconto completo dell’impatto del cambiamento climatico sui risultati demografici, ma è necessario un ulteriore lavoro su altri canali economici, in particolare quelli relativi alla salute “.