“Chi evade davvero NON si fa prendere: studia il redditometro e lo schiva. Il redditometro di norma sfonda il didietro di innocenti o quasi, andando a colpire soggetti “sprovveduti“. A questo aggiungiamo che sui “grandi patrimoni e grandi realtà” gli accertatori non vanno mai a fondo nel modo corretto, sulle banche che evadono ed eludono si fanno sconti miliardari, sui potenti come nel caso dei re dei videogiochi. Nessuno è contro alla lotta all’evasione, ma se mi devi venire a controllare almeno fallo basandoti su dati reali e non su presunzioni induttive di reddito. Se lo fai è un’ulteriore dimostrazione che non sei interessato a ridurre l’evasione, ma solo a prendere soldi, “in do cojo cojo“, nel breve periodo. Perchè? Per ridurre l’evasione devi, a mio avviso, prima di tutto ridurre la convenienza ad evadere. Abbassando il carico fiscale, in primis, ed in secundis cercando di punire davvero i trasgressori. Se però, con redditometri et similia, punisci (perchè qualcuno nel calderone ci finisce di sicuro) anche gli onesti, e li fai vivere nella paura perenne, finisce che anche gli onesti cominciano a pensare che, tra l’essere preoccupati perchè hanno evaso, e l’esserlo perchè hanno pagato tutto ma rischiano di non rientrare nei calcoli folli dell’AdE, tutto sommato meglio aver evaso, così magari hanno intascato qualcosa.” Roberto B.
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