“Oggi la Commissione di vigilanza è chiamata ad eleggere 7 componenti su 9 del consiglio di amministrazione della Rai. Il rinnovo avverrà seguendo quanto stabilito dalla legge Gasparri, quella stessa legge che nel 2008 in occasione del V-Day 2 migliaia di cittadini hanno chiesto di abrogare. Si arriva allelezione dei nuovi vertici dopo un susseguirsi di vicende che dimostrano il fallimento totale della linea del governo e della maggioranza e, ancora peggio, lassoluta mancanza da parte loro di un vero progetto per la Rai. Cè solo linteresse a piazzare i propri uomini allinterno del cda. Nei mesi scorsi il M5S e altre forze politiche hanno depositato in Parlamento delle proposte di riforma della governance Rai. La nostra, in particolare, punta ad eliminare una volta per tutte l’influenza della politica nell’azienda di Stato e individua a tal fine una procedura pubblica e trasparente per selezionare i consiglieri di amministrazione secondo i criteri di onorabilità, competenza e indipendenza.
VIDEO Passaparola: La violenza delleditto bulgaro, di Carlo Freccero
Il Parlamento non ha voluto discutere le diverse proposte finché il premier non ha presentato con mesi di ritardo la sua pseudo riforma: una Gasparri 2.0, che spianerebbe la strada alloccupazione della Rai da parte del governo, una scelta che non ha eguali fra le democrazie europee. Nel frattempo il cda è scaduto e ci siamo ritrovati, da un lato, con unazienda impossibilitata a progettare il proprio futuro e, dallaltro, con una legge approvata, a stento, in prima lettura al Senato. Di fronte a questo pasticcio il premier ha fatto lunica cosa che sa fare: rimangiarsi quanto detto nei mesi precedenti, accordarsi con Forza Italia in modo da non perderne i favori per i prossimi anni al Senato e ordinare di procedere proprio con quella legge, la Gasparri, che, a parole aveva dichiarato di voler assolutamente cambiare.
VIDEO L’idea di televisione di Carlo Freccero
Ed ecco servito in 5 giorni il blitz in Vigilanza: il 30 luglio hanno votato a maggioranza per eleggere oggi i 7 membri del cda. Avevamo proposto con forza ai commissari di prenderci più tempo e procedere a una selezione dei consiglieri sulla base di curricula e di paletti molto stringenti a garanzia di indipendenza e competenza. Ma i partiti (Pd e Forza Italia in primis) hanno ovviamente detto di no: il richiamo della lottizzazione è troppo forte e laccordo sottobanco già pronto. Noi abbiamo deciso di attenerci a quei criteri per scegliere una persona che possa dare un contributo importante per la costruzione del futuro della principale azienda culturale del Paese.
Purtroppo come è evidente non ci sono stati i tempi necessari per avviare un iter serio che prevedesse linvio di curricula e una votazione online. È una strada che avremmo di gran lunga preferito ma sarebbe stato poco responsabile da parte nostra pretendere di definire una procedura di questo genere in un fine settimana a cavallo tra luglio e agosto. Dunque, dopo attente valutazioni, abbiamo deciso di proporre il nome di Carlo Freccero come consigliere di amministrazione della Rai. E oggi il M5S lo voterà in Commissione.
VIDEO Perchè Berlusconi cacciò Freccero dalla RAI
Abbiamo tenuto conto della sua decennale esperienza professionale come autore e dirigente televisivo, della profonda conoscenza che ha del mezzo televisivo e del suo linguaggio e della prova di indipendenza data, in passato, mantenendo scelte editoriali coraggiose e scomode per le maggioranze in carica.
Ci assumiamo la responsabilità di questa decisione con la consapevolezza di aver cercato una figura che rispondesse ai criteri da noi evidenziati nelle diverse sedi e che riteniamo indispensabili per chi è chiamato a ricoprire questo ruolo.
Nessun filo ha legato e legherà mai Freccero al M5S. È scontato ma riteniamo di doverlo sottolineare per rispondere a chi, in queste ore, afferma che anche il M5S si è seduto al tavolo della lottizzazione. Il nostro unico auspicio è che Carlo Freccero, coerentemente con la sua storia, lavori fino allultimo per un servizio pubblico che faccia dello sviluppo del senso critico la sua missione principale, che ritorni ad essere una fabbrica di cultura e creatività investendo sulla produzione di contenuti di qualità, unazienda in grado di anticipare i tempi puntando sullinnovazione tecnologica. In questo modo darà il suo prezioso contributo affinché la Rai possa rispondere alle esigenze dei cittadini e affrontare al meglio le sfide che laspettano.
Oggi più che mai serve una tv critica, che difenda lo spettatore dalla manipolazione, che è il vero tema della comunicazione Carlo Freccero”
Roberto Fico, Alberto Airola, Dalila Nesci, Mirella Liuzzi, Lello Ciampolillo