Circa un anno fa abbiamo condiviso sul Blog il Fossil Fuel Treaty “Il Trattato di non proliferazione dei combustibili fossili”, una campagna globale di attivisti e accademici per “porre fine all’esplorazione e all’espansione di nuovi combustibili fossili, eliminando gradualmente la produzione esistente, in linea con l’impegno globale di limitare il riscaldamento a 1,5 gradi Celsius, e accelerare un’equa transizione, verso energie rinnovabili”.
Ad ottobre 2019, la prima città a firmare l’accordo fu Vancouver. Ora, a distanza di un anno, quante città, comuni, stati si sono aggiunti alla lista?
Nell’elenco presente sul sito del Fossil Fuel Treaty, oltre alle firme di oltre 2100 scienziati ed accademici, 130mila attivisti e personalità, più di 900 organizzazioni, è presente l’elenco delle 17 città e governi che hanno firmato il trattato e che, ad oggi, sono:
- Territorio della Capitale Australiana
- Città di Los Angeles
- Città di Barcellona
- Città di Sydney
- Dhulikhel, Nepal
- Città di Toronto
- Città di Vancouver, BC
- Amber Valley Borough Council, Regno Unito
- Città di Cambridge, Regno Unito
- Lewes Town Council, Regno Unito
- Città di Darebin, Melbourne, Australia
- Città di Moreland, Melbourne, Australia
- Città di Yarra, Melbourne, Australia
- Città di Maribyrnong, Melbourne, Australia
- Città di Hayward, California, USA
- Città di Santa Ana, California, USA
- Città di Yakima, Washington, USA
Il carbone, il petrolio e il gas sono responsabili di quasi l’80% di tutte le emissioni di anidride carbonica dalla rivoluzione industriale. L’eliminazione graduale della produzione di combustibili fossili e il rapido avanzamento verso soluzioni più sicure e sostenibili richiedono una cooperazione internazionale senza precedenti.
Sarebbe quindi apprezzabile che anche il nostro paese diventasse protagonista di importanti progressi e si aggiungesse alla lista dei firmatari, magari come apripista di una copiosa cordata di altri paesi europei e del mondo che hanno davvero a cuore il bene del nostro pianeta.