Ascoltatemi bene: non ce la faccio più a vivere in uno Stato come questo.
In cui un ragazzo di 18 anni, Federico Aldrovandi fermato da quattro poliziotti, picchiato, muore senza motivo. Dopo non si sa nulla, il ragazzo si è ucciso da solo. Il questore e il procuratore della Repubblica non muovono un dito. Due manganelli rotti per spezzare la sua vita. Calci in faccia a terra.
Le pattuglie che hanno fermato Federico erano composte da Monica Segatto, Paolo Forlani, Enzo Pontani, Luca Pollastri. Dove sono oggi? Prendono ancora lo stipendio? Quello che pagano i genitori di Federico, che gli paghiamo anche noi, per avere la loro protezione?
La verità non si sarebbe saputa se il ministro degli Interni Giuliano Amato non avesse incontrato il padre di Federico e visto le fotografie del corpo martoriato del figlio. Una settimana dopo il questore Elio Graziano viene trasferito.
Dei documenti sono stati contraffatti. I testimoni, perchè cerano dei testimoni, hanno taciuto per paura, tranne una signora del Camerun. Onore a lei, signora.
Un appello alla Polizia: non permettete che ci siano altri Federico.
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