05

Dec
Facebook
Twitter
Instagram
YouTube
E-mail
EMAIL

 

[email protected]

Il Blog di Beppe Grillo Blog ufficiale di Beppe Grillo con articoli, approfondimenti ed opinioni
PER LA TUA PUBBLICITÀ

 

[email protected]

Menu   ≡ ╳
  • HOME
  • IO GRIDO
  • CERVELLI
  • TERRA FUTURA
  • COSE PREZIOSE
  • MOBILITA’
  • SALUTE
  • VIDEO
  • ARCHIVIO
    • 2005
    • 2006
    • 2007
    • 2008
    • 2009
    • 2010
    • 2011
    • 2012
    • 2013
    • 2014
    • 2015
    • 2016
  • CONTATTI
☰
Il Blog di Beppe Grillo
Home > TERRA FUTURA
162 views 3 min 0 Comment

Entro il 2026 non avremo dati sufficienti per addestrare l’intelligenza artificiale

beppegrillo.it - Novembre 24, 2023

L’intelligenza artificiale è diventata parte integrante della nostra vita, in un modo o nell’altro. Tuttavia, l’ascesa di diverse intelligenze artificiali generative ha suscitato qualche preoccupazione tra i ricercatori: i dati necessari per addestrare le intelligenze artificiali potrebbero esaurirsi più velocemente di quanto pensiamo.

L’addestramento degli algoritmi che fungono da base per l’intelligenza artificiale generativa richiede una grande quantità di dati. Inoltre, è importante che questi dati siano di alta qualità per migliorare anche la qualità delle risposte. Ad esempio, ChatGPT è stato addestrato su 570 gigabyte di testo, ovvero circa 300 miliardi di parole. Lo stesso vale per gli algoritmi che generano immagini come DALL-E, addestrati su quasi 6 miliardi di coppie testo-immagine. In sintesi: per avere intelligenze artificiali veramente utili nella vita di tutti i giorni è necessaria una notevole quantità di testo per addestrarle.

Il problema è che questi dati devono essere di alta qualità. Per capire il perché basta porsi una domanda: vogliamo davvero che ChatGPT sia addestrato su tutti i post social che vediamo ogni giorno? Potremmo rischiare che Microsoft riceva risposte razziste da un’intelligenza artificiale generativa addestrata sui contenuti di Twitter. I dati devono quindi essere di alta qualità, ed è qui che sorge il secondo problema: non ce ne sono abbastanza. Secondo alcuni ricercatori del MIT, infatti, i dati testuali di alta qualità potrebbero esaurirsi entro il 2026. Dopo di che?

L’allarme lanciato sulla disponibilità di dati per addestrare le intelligenze artificiali è al momento semplicemente un avvertimento. Gli sviluppatori potrebbero ottimizzare gli algoritmi e quindi creare un’intelligenza artificiale generativa che:

  • possa utilizzare meglio i dati esistenti;
  •  sia in grado di imparare da meno dati;
  • ridurre l’impronta di carbonio richiesta.

Questa alternativa, tuttavia, è piena di variabili. Un’altra opzione sarebbe quella di concludere un accordo con i principali editori per l’accesso gratuito all’intelligenza artificiale ai nuovi libri e al patrimonio letterario esistente. Esiste infine una soluzione di cui ancora si parla poco: addestrare l’intelligenza artificiale con dati sintetici, cioè prodotti dall’intelligenza artificiale.

Ci sono aziende che stanno affrontando la carenza di dati in modo “creativo”, producendo dati sintetici per addestrare l’intelligenza artificiale. Alcuni esempi di questo approccio sono Mostly AI e Clearbox AI, che addestrano le IA con i dati prodotti da altre IA. Si tratta di algoritmi basati su tecnologia proprietaria che rappresentano simulazioni matematiche di situazioni del mondo reale. I dati sintetici preservano la privacy individuale e riducono i costi associati all’accesso ai dati sensibili.

D’altro canto, i sostenitori dei dati sintetici sottolineano il fattore privacy, nonché la carenza di dati reali di alta qualità. Utilizzando i dati creati dall’intelligenza artificiale, questi problemi possono essere risolti e si possono addestrare modelli generativi, a seconda delle intenzioni delle aziende. Forse rimane solo un dilemma: su quali dati sono state addestrate le IA che hanno prodotto i dati con cui addestrare le IA addestrate? 🙂

PREVIOUS

La settimana lavorativa si accorcia ancora: verso un futuro di 3 giorni

NEXT

Non comprare! Gli spot del Ministero della Transizione Ecologica francese
Related Post
Dicembre 1, 2025
Adolescenti agganciati ai social: le accuse contro i Big delle piattaforme
Ottobre 20, 2018
Impatto Ambientale: Etichettiamo i nostri alimenti!
Ottobre 15, 2025
Dove passano le bici nasce un’altra città
Luglio 15, 2024
Italia fragile, un’app per scoprire se la tua casa è in zona a rischio
Comments are closed.

TERRA FUTURA

Il Blog di Beppe Grillo
L’Australia chiude i social ai minori di 16 anni
Il Blog di Beppe Grillo
Scegliere un figlio con un’app
Il Blog di Beppe Grillo
Adolescenti agganciati ai social: le accuse contro i Big delle piattaforme
Il Blog di Beppe Grillo
Tumore alla prostata, il Regno Unito dice no allo screening di massa
Il Blog di Beppe Grillo
12345 e il cervello urbano: come la Cina sta digitalizzando la vita in città
Il Blog di Beppe Grillo
L’impatto ambientale dell’IA
Il Blog di Beppe Grillo
Internet Society Italia Festeggia 25 anni con una giornata di eventi a Novara
Il Blog di Beppe Grillo

CONTATTI

Per inviare messaggi, comunicati stampa, segnalazioni, richieste di interviste, denunce o lettere aperte a Beppe Grillo: [email protected]

PUBBLICITA'

Per la tua pubblicità su questo Blog: [email protected]
  • HOMEPAGE
  • COOKIE POLICY
  • PRIVACY POLICY
  • CONTATTI
© Copyright 2025 - Il Blog di Beppe Grillo. All Rights Reserved - Powered by happygrafic.com