“Una volta imposto un senato fedelissimo al governo, poiché quel senato avrà poteri di modifica della costituzione, possiamo dire con certezza cosa farà Renzi poi. Intanto neutralizzare la consulta, aumentando la parte di nomina politica, senza bisogno di dover ignorare le sue sentenze come sta avvenendo ora. Poi neutralizzare la magistratura, con labolizione dellazione penale obbligatoria e la separazione delle carriere tra magistratura inquirente e giudicante, con la prima sottoposta direttamente o indirettamente al potere esecutivo. A quel punto il governo potrebbe anche eliminare limmunità parlamentare. Così farebbe contenti i fessi e, avendo trasformato la magistratura da potere indipendente a proprio strumento inquisitorio, stringerebbe ancora di più la presa sul potere legislativo e aumenterebbe la capacità di reprimere arbitrariamente lopposizione residua, rafforzando la dittatura.Tutto questo nei prossimi 2 anni. E anche prevedibile che se da una parte il governo sarà sempre più forte,dallaltra il saccheggio del Paese e il dilagare della corruzione e delle mafie aumenteranno linstabilità e i disordini. Considerato che le risorse a disposizione del governo per sopire il disagio sono ormai ridotte allosso e che la corruzione è già adesso dilagante è prevedibile che il regime collassi rapidamente, in 3 o al massimo 5 anni. A quel punto è impossibile prevedere cosa succederà. Potrebbe essere una rinascita del Paese con la fine del regime e il carcere per tutti i suoi capi,ma anche una balcanizzazione con veri e propri conflitti armati. Cè ancora una possibilità che tutto questo non succeda e che alla votazione in senato le modifiche costituzionali non ottengano i 2/3. Se emergerà la decenza e la fedeltà alla democrazia di una parte di senatori e il disagio di chi teme di restare fuori dalla spartizione delle spoglie del paese di cui beneficeranno i membri delloligarchia. Se ciò accadrà la costituzione renziana dovrà andare al referendum confermativo”.
Viviana Vi
NB: Questo è un commento di un lettore del blog e le sue opinioni non sono riconducibili né al M5S né a Beppe Grillo