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Da aprile strage di Pmi: Durc retroattivo

beppegrillo.it - Marzo 20, 2014

“Il Documento Unico di Regolarità Contributiva (DURC) è un certificato unico che attesta la regolarità di un’impresa nei pagamenti e negli adempimenti previdenziali, assistenziali e assicurativi nonché in tutti gli altri obblighi previsti dalla normativa vigente nei confronti di INPS, INAIL e Casse Edili, verificati sulla base della rispettiva normativa di riferimento. Per i lavori pubblici e privati in edilizia la mancata regolarità contributiva sospende l’efficacia del titolo abilitativo (concessione, permesso di costruire e/o DIA) per cui si è richiesto il DURC.
Effetti della nuova circolare INPS
Con l’attuazione della circolare del 27/02/2014 n. 2889 gli effetti sulla già pesante crisi del settore edile sarà a dir poco devastante. Il nuovo sistema di gestione del “DURC interno“, per l’individuazione e la contestazione delle situazioni di irregolarità incompatibili con i benefici normativi e contributivi, prevede da aprile 2014 che in tutti i cassetti fiscali, le imprese troveranno le inadempienze collegate al loro codice fiscale. Nell’ipotesi in cui vengano rilevate situazioni di irregolarità, si attiva all’interno del Cassetto previdenziale una segnalazione di allarme temporaneo (Semaforo giallo) e contemporaneamente viene inviata al datore di lavoro (e a chi lo rappresenta per gli adempimenti previdenziali) una comunicazione (detta “preavviso di DURC interno negativo“) – mediante posta elettronica certificata (PEC) -, recante:
– l’indicazione delle irregolarità riscontrate;
– l’invito a regolarizzarle entro 15 giorni;
– l’avvertenza che, decorso inutilmente il termine indicato, verrà generato un DURC interno negativo.
Qualora, invece, il datore di lavoro non provveda a regolarizzare la propria posizione, i sistemi informativi centrali attivano all’interno del Cassetto previdenziale una segnalazione negativa (Semaforo rosso), che si sostituisce al precedente segnale di temporaneo allarme e assume il significato di DURC interno negativo. Ne consegue che il datore di lavoro, per il mese in relazione al quale è attivato il Semaforo rosso, non può godere dei benefici che altrimenti gli competerebbero in base alle norme sostanziali che disciplinano i singoli benefici. Ovvero la mancanza di partecipazione ad appalti pubblici e privati. Il problema che solleva questa circolare non è il sistema che già è di norma, ma la retroattività nell’applicazione del controllo sui pagamenti che partirà dal 1 Gennaio 2008.
Conseguenze sull’economia
Per le 370.000 Pmi rimaste nel settore dell’edilizia, dopo che 150.000 HANNO GIA’ CHIUSO IN QUESTI ANNI, sarà STRAGE. La mancanza di incasso delle fatture e l’alto costo previdenziale hanno costretto le imprese a fare una scelta di tipo SOCIALE, o meglio, preferire il pagamento del salario ai lavoratori piuttosto che ottemperare quanto dovuto ai vari Enti previdenziali. L’80% delle piccole e medie imprese saranno costrette a chiudere per mancanza di emissione di DURC da parte degli organi competenti. Tutto questo comporterà un sostanziale aumento di lavoro in nero, con conseguenza minor sicurezza nei cantieri, minor gettito fiscale per lo stato e nessun controllo di professionisti quali ingegneri, geometri, architetti ecc. che a sua volta si troveranno, per effetto domino,a riduzione di personale o chiusura dello studio. Stesso discorso per tutto l’indotto che gira attorno al mondo edile.
Non dimentichiamoci che il settore edile è per l’economia italiana la prima fonte di reddito.
COSA CHIEDIAMO
Rete Si – Salviamo l’Italia sottolinea l’ovvia importanza della regolarità contributiva, ma anche l’importanza che le Pmi rimangano attive e possano continuare a lavorare e chiede quindi:
– la sospensione della richiesta di pagamento di tutti gli arretrati in 15 giorni,
– una moratoria di 2 anni di quest’importi, dando così la possibilità alle Pmi di superare questo momento di forte crisi senza chiudere
– la ripresa dei pagamenti degli arretrati tra due anni ad un tasso di interesse calmierato
Riteniamo infine che sia arrivato il momento per una revisione completa delle leggi che regolano il DURC.”
RETE SI – SALVIAMO L’ITALIA – Arturo Artom, Nando Cardarelli, Massimo Colomban, Giovanni Guerrieri, Antonella Lattuada, Aladino Lorin, Fabrizio Martin

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