Lamberto Cardia è stato Presidente dal 2003 della Commissione Nazionale per le Società e la Borsa, la CONSOB. Durante la sua presidenza è successo di tutto. Cardia, direbbe Jannacci, era come il palo dell’Ortica: “Lui era fisso che scrutava nella notte, ha visto nulla, ma in compens l’ha sentì nient, perché a vederci non vedeva un’autobotte, però a sentirci ghe sentiva un accident.” E così i titoli di società come Telecom e Seat si sono inabissati e i consigli di amministrazione sono diventati un incesto di consiglieri plurimi e di partecipazioni incrociate. Chi ha investito ha perso spesso quasi tutto il capitale. Per premiare cotanta capacità Cardia è stato eletto Presidente delle Ferrovie dello Stato. La sfortuna lo perseguita: subito dopo la sua nomina sono venuti alla luce gli appalti delle Ferrovie assegnati in cambio di tangenti. Cardia è un modesto, appena promosso alla presidenza di un ente di cui non sa una cippa all’età di 76 ANNI, ha detto: “Sto facendo l’apprendista. Mi sto introducendo con la semplicità con cui si affronta un’avventura nuova, con la speranza di contribuire“. Belin, siamo in una botte di ferro.
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