Il deserto ghiacciato sta vivendo tempi insoliti, la temperatura media della superficie terrestre è aumentata di 1° C dal 1880, in gran parte a causa dai gas serra prodotti dall’uomo. E il mondo continua a scaldarsi: gli ultimi cinque anni sono stati i più caldi mai registrati, secondo i dati della NASA.
Ma quando si pensa ad un grado in più, si tende a pensare che non sia molto. Bene, per capire quanto un solo grado incida sulla temperatura del globo, basti pensare a quale effetto ha su di noi un solo grado. La nostra temperatura media è di 36,6 gradi corporei. Ma se sale a 37,6 gradi, stiamo malissimo. Semplice, no?
Quello che oggi sta succedendo è che l’Artico sta avvertendo gli effetti del riscaldamento globale e dell’inquinamento più di chiunque altro sulla Terra. Ma cosa ce lo fa capire?
Il fatto che stanno accadendo cose mai avvenute prima. Eccole:
1) Gli orsi polari affamati stanno arrivando nelle città
I residenti di Norilsk, una piccola città industriale nel nord della Russia, hanno visto un orso polare emaciato che inciampava per le strade. Secondo il Siberian Times, si ritiene che l’animale esausto abbia viaggiato per 1.500 km dall’Oceano Artico, solo per trovare cibo. L’ultima volta che un orso polare ha compiuto questo viaggio epico è stato nel 1977, quando è stato ucciso dalle autorità per proteggere i residenti locali. Quest’ultimo è stato invece sedato e ospitato in uno zoo. Il problema è che l’Artico sta scomparendo. I suoi ghiacci, a marzo 2019, hanno raggiunto i 14,78 milioni di chilometri quadrati, il settimo record più basso. Il ghiaccio marino artico fornisce una terra di caccia naturale per gli orsi polari e contiene anche un’alga essenziale per la loro dieta, che in alcuni casi comprende fino al 70% della loro assunzione totale di cibo. Negli ultimi due decenni, il ghiaccio marino si è ridotto sempre più rapidamente ogni anno, lasciando gli animali affamati. Con poco da mangiare nei mesi estivi, gli orsi affamati sono costretti ad avventurarsi molto lontano, fino ad arrivare alle città.
2) Gli incendi violenti in Alaska
Per la prima volta in quasi 100 anni, l’Alaska sta vivendo temperature medie da luglio a giugno sopra lo zero. Non era mai accaduto. Il caldo insolito sta scongelando vasti tratti delle foreste innevate dell’estremo nord, lasciando la tundra suscettibile agli incendi. Il mutevole clima è anche responsabile di un numero crescente di temporali, con fulmini che innescano molti incendi. Finora nel 2019, oltre 60 grandi incendi hanno colpito l’Alaska, più di qualsiasi altro stato degli Stati Uniti.
3) Il permafrost si sta sciogliendo 70 anni prima del previsto
Una recente spedizione nell’Artico ha riscontrato che il permafrost artico si sta sciogliendo molto più velocemente di quanto gli scienziati avessero previsto. La crescente intensità delle temperature estive in tutta la regione sta scongelando giganteschi blocchi di ghiaccio sotterranei, rimasti congelati per millenni. Lo scongelamento rapido potrebbe aggravare ulteriormente la temperatura dell’atmosfera.
4) Il caldo ha raggiunto il punto abitato più a nord del pianeta
Il personale della base militare ad Alert, in Canada, ha vissuto un improbabile ondata di caldo nell’artico. L’insediamento, che ospita anche una stazione meteorologica, ha la particolarità di essere il luogo abitato permanentemente più a nord della Terra. Le temperature estive di quest’anno hanno raggiunto un record di 21° C, superando di gran lunga i massimi della regione per luglio, che non erano mai andate oltre i 6° C. L’Artico si sta riscaldando tre volte più velocemente rispetto ad altre parti del pianeta, ha detto Armel Castellan, meteorologo presso il ministero dell’ambiente canadese, sottolineando l’urgente necessità di un’azione drastica per ridurre le emissioni di carbonio. Cosa che tarda però ad avvenire, seppur tutti gli avvertimenti stanno arrivando forti e chiari dal pianeta Terra.