Oggi più che mai, l’umanità è costantemente chiamata al sostegno e all’aiuto in favore di vittime di guerre, di malati, dei più deboli, di chi ha perso tutto… Tale aiuto è forse il più nobile tra tutti, fa parte della nostra natura aiutare chi è in difficoltà, e fortunatamente troviamo al mondo sempre più persone disposte a farlo. Ora, come spesso accade, la maggioranza dimentica, oppure ignora semplicemente, che su questo pianeta vivono anche altri esseri viventi. A loro chi ci pensa?
Vogliamo per questo raccontarvi la storia di Salvo e Marina, due sognatori, che in Svizzera, esattamente a Davos-Wiesen, un piccolo paesino di montagna con poco più di 400 abitanti, vogliono dare vita ad un progetto che possa dare aiuto concreto agli animali in difficoltà.
Ecco quello che ci hanno scritto: Il nostro modo di vivere, di pensare e di agire si può tranquillamente etichettare come SEMPLICE. Non ci schieriamo politicamente, non siamo degli attivisti e soprattutto non seguiamo le mode. La nostra vita è fatta di pascoli, di montagne, di erba fresca e in inverno siamo sommersi dalla neve. Siamo abituati ad arrangiarci in qualsiasi situazione e trovare delle soluzioni per andare avanti. Durante i nostri viaggi On The Road abbiamo visto tristi realtà, che ai nostri occhi Svizzeri parevano fantascienza! Abbiamo compreso e accettato che non tutti al mondo sono fortunati in egual misura. Gente disperata, distesa sui marciapiedi con un cartone come letto. Stranamente però, per ogni senza tetto che abbiamo incontrato al suo fianco sedeva sempre un cane. A lui non importava quanto il suo padrone fosse povero o quali vestiti indossasse. Sedeva accanto a lui e si faceva accarezzare. Ci rendemmo conto che quel cane rappresentava per quel povero sul marciapiede tutta la sua vita. Ci confessò di non avere niente, non aveva scarpe, non aveva una giacca impermeabile, non aveva dove dormire e alle volte pensava di farla finita. Ma, ci disse anche, che l’unica motivazione che lo teneva in vita, era quella di prendersi cura del suo cane. In quel momento capimmo che aiutando il cane avremmo aiutato anche lui.
Nacque così per Salvo e Marina l’idea di trovare un modo concreto per aiutarlo: “Andammo nel più vicino centro commerciale e acquistammo del cibo, una coperta, una ciotola, uno spray antiparassitario, una bottiglia d’acqua e un piccolo giochino. Mettemmo il tutto in un piccolo zaino impermeabile e tornammo da lui. Il cane apprezzò, tanto da non riuscir a tenere a freno la sua coda. Mangiava, beveva e giocava. Il povero sul marciapiede invece, piangeva! Non smise di ringraziarci e non voleva più farci andare via. Ci disse che la sua giornata aveva raggiunto il suo scopo, e cioè, quello di vedere il suo cane felice. Ci disse che al mondo due persone come noi avrebbero fatto la differenza!”.
Seguendo le sue parole, Salvo e Marina capirono che quello zaino pieno di oggetti rese felice un cane, ma che allo stesso tempo diede ad un essere umano una motivazione in più per continuare a vivere. E così nacque l’idea del Badamoom Expedition: un camion, che Salvo e Marina si autocostruiranno, e con il quale avranno la possibilità di raggiungere in modo capillare tutti coloro che vivranno per strada. “Abbiamo un prototipo di “sacca” che distribuiremo gratuitamente, non daremo soldi ad associazioni e non ci faremo ingannare da fondazioni dalle dubbie promesse. Non avremo intermediari, saremo Salvo e Marina, che si fermeranno per le strade del mondo e offriranno il loro zaino a chi ne ha bisogno. Ci metteremo la nostra faccia , e saremo in questo modo giudicati direttamente del nostro operato.
Il progetto Badaboom Expedition ha dunque bisogno di visibilità e supporto. Questo è il sito web: badaboom-expedition.com, visitatelo e passate parola.
Inoltre, è stata avviata una campagna su GoFundme per poter ricevere donazioni. La somma che riusciranno a raggiungere sarà impiegata nella totale trasparenza e dedicata a due scopi principali: uno, la costruzione del veicolo per viaggiare, e due, la produzione di un certo quantitativo degli zaini di primo soccorso.