Di seguito l’intervista al nostro Antonio Trevisi, pubblicata su Pw Magazine, sulla “rivoluzione energetica” che si sta attuando in Puglia e che speriamo possa essere estesa quanto prima a livello nazionale. Avanti così!
Prima di essere senatore della Repubblica, Antonio Trevisi, politico del M5S e membro dell’8°Commissione Ecologia, lavori pubblici e innovazione, è stato dal 2015 al 2020 consigliere della regione Puglia, dove ha lanciato il programma del Reddito Energetico, una misura che oggi intende estendere a livello nazionale. “Si tratta di un fondo rotativo che si alimenta ogni anno e che permette di realizzare impianti fotovoltaici gratuitamente, senza alcun costo per l’utilizzatore finale”, ha spiegato Trevisi a pv magazine Italia.
La regione Puglia ha stanziato inizialmente circa 6 milioni di euro, oggi diventati 8 milioni, per installare impianti fotovoltaici gratuiti alle famiglie con un ISEE inferiore ai 20.000 euro. “Ho pensato a questa legge e al relativo bando per aiutare inizialmente le famiglie in maggiori difficoltà e consentire loro di avere impianti fotovoltaici gratuiti con un meccanismo intelligente. L’energia che l’utente usa grazie alla fonte rinnovabili non è più un costo in bolletta, generando un risparmio immediato, mentre l’energia che non consuma è ceduta allo Stato che, così, ogni anno incassa fondi per poter realizzare nuovi impianti fotovoltaici”.
L’istituzione del Reddito Energetico regionale è avvenuta nell’agosto 2019 (l.r. 42/2019). Il regolamento attuativo è stato poi pubblicato nel settembre 2020.
“Questa prima esperienza è preziosa per testare l’efficacia della misura che permette un risparmio medio annuale in bolletta di circa 600 per le famiglie, mentre per le PMI [Piccole Medie Imprese] i soldi risparmiati saranno decisamente di più. L’idea alla base era l’attivazione di un’iniziativa sperimentale, ben diverse dalle Comunità Energetiche poiché in questo caso il consumo rimane singolo”.
In questi mesi si stanno connettendo alla rete i primi impianti in Puglia realizzati con il Reddito Energetico. “Dopo Lizzanello, continua in altri comuni della Puglia l’installazione di impianti fotovoltaici gratis. Oggi, infatti, un’altra famiglia a Corsano potrà beneficiare dell’energia prodotta da un nuovo impianto fotovoltaico installato a costo zero”.
Trevisi sottolinea il ruolo dell’amministrazione comunale di Corsano. “Proprio grazie all’amministrazione, infatti, è stato aperto uno sportello comunale sul Reddito Energetico, al fine di facilitare nei prossimi mesi l’installazione gratuita di impianti fotovoltaici sui tetti delle abitazioni delle decine di famiglie residenti a Corsano”.
La regione Puglia ha prima lavorato per creare, nell’ottobre 2021, l’elenco regionale degli operatori economici abilitati agli interventi di installazione e manutenzione degli impianti. Dopo circa sei mesi ha pubblicato l’avviso pubblico per la presentazione delle domande per l’accesso al Reddito Energetico.
L’esempio di Corsano, sottolinea Trevisi, comprova la necessità di una collaborazione sempre più stretta tra regione e comuni. “Nella regione Puglia siamo riusciti a fare questa legge, che però deve essere più pubblicizzata in tutta la regione. Al momento circa 600 nuclei familiari hanno aderito al bando, ma ci sono fondi per soddisfare la richiesta di almeno un migliaio in più di famiglie”.
La legge prevede un contributo a fondo perduto fino a un massimo di euro 6.000,00 (IVA inclusa), per ciascun intervento di acquisto e installazione di impianti fotovoltaici o solari termo-fotovoltaici o microeolici.
“Tipicamente gli impianti residenziali realizzati in Puglia con il Reddito Energetico hanno una potenza di 3 kW con possibilità di integrare il solare termico, mentre per i condomini sono previsti impianti di maggiore potenza, anche con accumulo, e possono usufruire di un incentivo maggiore”. Si arriva infatti a €8.500 per i condomini (IVA inclusa).
Il nucleo familiare beneficiario, anche composto da una sola persona, ha l’obbligo di sottoscrivere una convenzione con il GSE per l’attivazione del servizio di Scambio Sul Posto dell’energia elettrica prodotta e di non dismettere l’impianto per un periodo non inferiore a venti anni dalla connessione dell’impianto alla rete di distribuzione.
I risultati che ha riportato Trevisi sono positivi, con molto margine di miglioramento: “Il Reddito Energetico è una misura che sta andando bene. Spero che la Regione faccia il secondo bando per consentire l’installazione di migliaia di impianti in più”.
Trevisi spera che il Governo e il Parlamento estendano le misure a livello nazionale . “È auspicabile che il Parlamento valuti positivamente questo disegno di legge con l’obiettivo di favorire la diffusione delle energie rinnovabili, garantire la democrazia energetica e sostenere a livello economico i cittadini e le imprese in difficoltà”.
La foto dell’articolo è di depositphotos