“Il MoVimento 5 Stelle mette il dito nella piaga del conflitto di interessi tra politica e affari che infesta il settore dell’energia e che blocca un reale sviluppo delle rinnovabili. I protagonisti? Sorgenia, azienda indebitata di Carlo De Benedetti che è anche la tessera numero 1 del Pd renziano che a sua volta guida il governo. E il cerchio si chiude. Si sente puzza di aiuti di Stato al colosso con i piedi d’argilla dell’Ingegnere, un player che punta ancora sulle fonti fossili e che, a causa della crisi di domanda di energia, ha un buco da 1,9 miliardi. Le banche hanno il fiato sul collo di Sorgenia, il socio austriaco Verbund non vuole metterci soldi e nemmeno De Benedetti vuole ricapitalizzare, in linea con la migliore tradizione del nostro capitalismo straccione. Meglio allora attaccarsi alla solita gonna stracciata dello Stato grazie all’anacronistico incentivo pubblico che risponde al nome di ‘capacity payment’. Un “aiutino” per la cosiddetta capacità di riserva (ti remunero per tenere le centrali quasi sempre spente) che risale a una norma del 2003 e che ora il patron di Repubblica vorrebbe veder lievitare, secondo indiscrezioni, da 150 a 600 milioni di euro.” M5S Camera
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