“Sono Max l’handicappone dell’intervista al ristorante di Mantova. Quando ho saputo che qualcuno si era preoccupato per la mia salute non immaginavo tutto ‘sto casino per un pirla sotto la neve. Ho letto alcuni commenti della chat, ci ho messo tutta la notte e fra poco devo andare in ufficio. Sono un attivista, uno dello staff organizzatore di Mantova. Ero lì per accogliere i disabili che purtroppo per il mal tempo non son venuti. In altre date i giornalisti impedivano la corretta visione ai disabili ed ero lì per impedirlo. Accanto a me c’erano altri che facevano da servizio di sicurezza, “camminanti” abbigliati come me. Nessuno si è preoccupato per loro. Loro erano anche in piedi, io comodamente seduto. Grazie” Max
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