“È la Casta a temere più di tutti l’onda d’urto provocata dai 163 neoeletti del MoVimento 5 stelle, 108 alla Camera, 54 a Palazzo Madama, più uno proveniente dall’estero. A Montecitorio sono state già staccate dagli ascensori tutte le targhette con su scritto “Riservato agli onorevoli parlamentari” ed è stata rimossa quella che nell’ufficio postale garantiva la precedenza ai deputati in caso di fila. Anche la buvette sarebbe al centro di un vero e proprio progetto di restyling: si mormora che possano essere fatte fuori le scaffalature che ora mettono in bella mostra scatole di cioccolatini, fiori e qualche scultura. Rischiano di restare definitivamente chiusi i celebri “bagni“, locali con sauna e cyclette, già dismessi un paio di mesi fa in seguito a un filmato-denuncia di un parlamentare che ne rendeva pubblica l’esistenza. Per quanto riguarda il loro posto in Aula, si starebbe pensando di collocarli nello spicchio centrale dell’emiciclo, ma questo lo si deciderà con certezza soltanto una volta eletti i questori. La scelta di come occupare gli scranni è, infatti, compito loro, d’intesa con l’ufficio di presidenza. La vera preoccupazione del Partito democratico e del Popolo della libertà riguarda, tuttavia, la presidenza degli organismi cosiddetti di garanzia, (cioè le giunte per le Autorizzazioni e delle Elezioni alla Camera; quella delle Elezioni/Immunità al Senato; la Vigilanza Rai; il Copasir) che, per prassi o per legge, dal 1996, è stata affidata all’opposizione. Quello per cui si teme di più è il Copasir, il Comitato di controllo sui Servizi segreti. Dal 2007 al vertice dell’organismo parlamentare siede per legge (e non più solo per prassi) un rappresentante dell’opposizione. E l’idea di affidare al M5S il controllo dei “segreti” della Repubblica non sembra far dormire sogni tranquilli ai più.” Segnalazione da Lettera 43
Comments are closed.