“1.300 euro al mese scarsi, una casa, una figlia e un mutuo. Equitalia che riempie la cassetta della posta di cedolini da ritirare e che resteranno a marcire sotto l’acqua. Bollette da urlo pur non gestendo un night club, telefonate alle quali non si risponde, tanto non si può né pagare né comprare antidepressivi per placare l’ansia. Dimagrimenti senza diete perché basta che mangino i figli e abbiano un tetto sulla testa. Auto del nonno 94enne al quale hanno tolto la patente (e meno male che è ancora vivo). La vergogna è la guerra spietata che si fa al popolo che non ce la fa e che viene trattato da evasore e delinquente con rincari assurdi su quello che già non poteva pagare. Schifo. Mi sento in galera senza aver nemmeno subito un processo.” Viviana Mauriello
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