di Carla Ruocco (Portavoce del M5S Camera dei Deputati) e Elio Lannutti (Presidente Adusbef)
“Il governo, con decreto n.183/2015 approvato in pochi minuti domenica 22 novembre 2015, ha espropriato azionisti ed obbligazionisti di Banca Marche, Banca Etruria, Cari Chieti e Cari Ferrara, azzerando con un colpo di penna, sudore e sacrifici di 130.000 famiglie, costrette in molti casi a diventare azionisti per accedere a prestiti o fidi o indotti ad acquistare obbligazioni bancarie subordinate, la cui solidità era stata propagandata e garantita per decenni dalla Banca d’Italia. Bankitalia, responsabile infatti della vigilanza sull’operato delle banche e CONSOB, garante della correttezza e trasparenza dei prospetti informativi dei prodotti venduti ai risparmiatori, hanno iniziato lo scaricabarile addossando sull’altra precise responsabilità di ciascuna: la Banca d’Italia non ha alcun potere di vietare la vendita di obbligazioni subordinate agli sportelli, è la CONSOB a vigilare sulla sollecitazione al risparmio”. “È la Banca d’Italia che doveva provvedere”: come i due compari nel gioco delle tre carte!
Quella stessa commissione che con l’arrivo di Giuseppe Vegas nel 2011, oltre a smantellare i presidi di trasparenza e garanzia dei diritti dei risparmiatori, cancellato l’ufficio analisi quantitative, recepito la proposta ABI sui bond da banco privi di prospetto informativo, si è ben guardata dallaccertarsi a chi e come venissero vendute le obbligazioni subordinate, ha citato in giudizio l’Adusbef ed il suo presidente nel luglio 2013, colpevoli di denunciare dal 2011 i rischi ed i pericoli che potevano correre milioni di risparmiatori che acquistavano prodotti finanziari ad altissimo rischio. Una vera e propria intimidazione, una rappresaglia per tappare la bocca all’Adusbef ed impedire che i risparmiatori potessero essere preventivamente informati sui gravissimi rischi nell’acquisto di obbligazioni subordinate tossiche, le cui emissioni di circa 61 miliardi, per oltre la metà sono nei portafogli titoli di famiglie e clientela retail.
Vegas senza contraddittorio
Dopo il crac delle 4 banche con l’azzeramento dei risparmi investiti in azioni ed obbligazioni, la CONSOB ha iniziato la saga delle menzogne. Può restare a capo di unAutorità di vigilanza, quale e’ la Consob, una persona che mente? Non è una domanda retorica. Stiamo parlando di Giuseppe Vegas. Nei giorni scorsi, ne ha dette di tutte e peraltro neanche sottovoce. Interviste sul Corriere della Sera, sul Messaggero e da ultimo anche Ballarò. Ovviamente mai nessuno in contraddittorio. La replica non è ammessa per giornalisti ventriloqui,i soliti daltronde che difendono Vegas in lungo e in largo da anni e su qualsiasi testata si trovino a scriverne senza effettuare puntuali verifiche, richieste dalla deontologia professionale, non soltanto sullattendibilità della fonte, ma arrivando a concordare le domande per accondiscendere i suoi desiderata.
La puntata di Ballarò
E la cosa è assai più grave se avviene su Rai3 che è servizio pubblico! Si pensi alla domanda di Massimo Giannini il conduttore di Ballaro’ che da ex vice direttore di Repubblica, dedico’ intere pagine a quello stesso Vegas che chiama formule magiche gli scenari probabilistici, cioè quelle informazioni sulla rischiosità dei titoli indispensabili per superare l’asimmetria informativa tra banche e clientela. Beh se sono “magiche”perché allora le banche le usano abitualmente per la loro attività di investimento? Giannini sembra ignorare il ragionamento alla base dellidea di unaltra Consob, quella di Luigi Spaventa, di offrire gli scenari probabilistici agli investitori e cioè di ripristinare, appunto, la parità informativa con le banche. Altro che formule magiche, la domanda seria doveva essere: Presidente perché non vuole che le banche diano ai risparmiatori gli scenari probabilistici, che loro conoscono, così da trasformarli da vittime ignare a investitori consapevoli?”
Scusi Giannini, a noi è sembrato che il servizio non fosse in diretta, ma registrato! Se così fosse, si sarebbe trattato di una messa scena per prendere in giro gli italiani dalla TV di Stato. Se così fosse, la puntata di Ballaro’ del 22 dicembre 2015, avrebbe consentito la diffusione di menzogne, proprio mentre gli italiani che hanno perso tutto si disperano, manifestavano in piazza (proprio in quelle ore sotto la sede di Bankitalia) e dopo che un pensionato, Luigino, si è tolto la vita impiccandosi ad una ringhiera a Civitavecchia.
Ce lo chiede l’Europa
Non sarebbe stato difficile smentire il Presidente della Consob durante i suoi monologhi privi di sostanza, tesi solo a propagandare la favola che si è fatto tutto ciò che si poteva, dati i vincoli delle regole europee. Insomma ce lo chiede lEuropa di raggirare e turlupinare il risparmiatore! Vegas si è anche spinto oltre, cera anche il lento adagio: la colpa è del risparmiatore che non ha capito, non ha letto, insomma non si è tutelato. Ma di cosa stiamo parlando? La Consob tutela il risparmio e se non lo fa la colpa è anche di questa Autorità che ha un nome e cognome: Giuseppe Vegas.
Le frottole di Vegas
Ma entriamo nel merito a smascherare le frottole di Vegas, il quale afferma che le leggi europee danno solo due giorni ai risparmiatori per tornare sui propri passi in presenza di un supplemento informativo. Non è così. Lart. 95-bis comma 2 del TUF recita che Tale termine può essere prorogato dall’emittente o dall’offerente. La data ultima entro la quale il diritto di revoca è esercitabile è indicata nel supplemento. Chi autorizza il supplemento? La Consob. Vi pare quindi che non si potesse prorogare il termine di due giorni, come affermato da Vegas? Ed ancora. Vegas dice che le leggi europee vietano gli scenari probabilistici. Bene. Allora ci dica la norma europea. Non può. Perché la norma non cè ! Tra laltro, se sono vietati, perché allora la Consob portoghese li prevede?. Perché li troviamo nei provvedimenti di vigilanza della Consob inglese? Perché la IOSCO (cioè laggregato delle Consob mondiali) li verifica nei consumer test? Ma soprattutto perché gli scenari probabilistici sono presenti nelle Comunicazione 9019104 del 2 marzo 2009 della Consob ancora in vigore e nei regolamenti che disciplinano i prospetti dei prodotti index e unit-linked? Con quale sua manleva quindi le banche hanno smesso di metterli? Nella trasmissione su Raitre Vegas ha parlato di moral suasion; certo! Quella al contrario in cui ha consentito alle banche di non dare le informazioni ai risparmiatori sui rischi dei prodotti su quei bond da banco, che criticati dai consumatori nel 2011, scatenò la rappresaglia giudiziaria di Vegas contro Adusbef. Presidente si ricordi che la moral suasion si fa per tutelare i piccoli risparmiatori, non gli interessi delle banche.
Leggere un copione
Rispondesse a queste domande il Presidente Consob. A proposito, Presidente, tutti abbiamo notato a Ballarò che parlava a braccio anche speditamente fino alla domanda sul ruolo istituzionale della Consob: forse leggeva spudoratamente un copione ? Anche per questo avrebbe il dovere di dimettersi o di essere subito dimissionato, per la totale inidoneità a garantire il pubblico risparmio e gli investimenti di tante vittime dell’omessa vigilanza, che Lorsignori vorrebbero far passare come accaniti speculatori. Sappiano il governo e le Autorità Vigilanti che continueremo a tutelare i diritti delle famiglie espropriate dal decreto IN TUTTE LE SEDI. Anche attraverso una mozione, che presto il Movimento 5 stelle presenterà in Parlamento, per chiedere le dimissioni del presidente Vegas e del Governatore Visco. Infine (salvo rare e comprovate eccezioni di chi ha speculato, che non difendiamo), riteniamo le elemosine arbitrali, affidate alla foglia di fico dell’Anac, (il cui presidente dr. Cantone, d’ora in poi potrebbe essere evocato per fronteggiare l’Isis, fermare smottamenti, inondazioni, terremoti, frane, catastrofi naturali e perfino a dirimere le controversie delle sagre paesane), offensive ed inaccettabili per la dignità ed i diritti dei cittadini, truffati ed espropriati dallo Stato, che invece vanno assolutamente risarciti integralmente, perché il bene risparmio e’ garantito e tutelato dall’art. 47 della Costituzione. Ancora non abrogato”.
Carla Ruocco (Portavoce del M5S Camera dei Deputati)
Elio Lannutti (Presidente Adusbef)