“Smog. Aria irrespirabile. Clima impazzito. Morti premature. E’ il bollettino di guerra che la natura ci presenta alla soglia del 2016, proprio quando tutti eravamo concentrati sulla cena di Natale con i nostri cari. Questi eventi non sono frutto dell’imponderabile. Hanno responsabilità ben precise o, per semplificare, sigle di partito. Già, i partiti, divenuti ormai i cartelli che le lobby usano per muoversi all’interno dei vari parlamenti. Perché a decidere, come in fondo sapete anche voi, non è chi impone le targhe alterne. A muovere le fila ci sono immensi colossi petroliferi rappresentati da associazioni ai limiti della legalità in Europa: le lobby. Ma andiamo con ordine, e iniziamo a parlare coi fatti.
IL FOLLE VOTO DI FORZA ITALIA E LEGA NORD
A causa dei voti del Carroccio e di Forza Italia è stato perso il livello di ambizione delle riduzioni, riferite alle sostanze inquinanti presenti nell’aria. A svelare la follia della destra europea è stato il portavoce Piernicola Pedicini, unico relatore ombra italiano per la Direttiva NEC sui limiti delle emissioni nazionali. Un provvedimento che avrebbe attenuato anche il costo economico causato dalla cattiva qualità dell’aria. Quest’impatto terrificante sulla salute umana ammonta, secondo l’OMS, a 1.4 trilioni di Euro per tutta l’Europa (88 miliardi all’anno). La sola Italia ne avrebbe addirittura evitate 13.471 (37 morti al giorno) e avrebbe risparmiato almeno 7 miliardi di Euro ogni 12 mesi a partire dal 2025. Il Bel Paese, grazie a questi geni da televisione, subirà danni devastanti alla biodiversità grazie alla perdita di colture agricole per 17.953 Km2.
IL DOPPIOGIOCO DEL PD UCCIDE
Il Consiglio europeo dei Ministri dell’Ambiente ha ulteriormente annacquato la revisione della direttiva sulle emissioni inquinanti approvata dal Parlamento europeo lo scorso 28 ottobre. La maggioranza qualificata di 24 Paesi membri (Italia a favore, ma il Ministro all’Inquinamento Galletti era assente) ha abbassato i nuovi limiti nazionali delle emissioni inquinanti dal 2020 fino al 2030. Si indebolisce la lotta a anidride solforosa (SO2), ossido di azoto (NOX), micropolveri sottili (Pm 2.5), composti organici volatili non metanici (COVNM), ammoniaca (NH3) e metano (CH4). Siamo nelle mani di veri e propri inquinatori seriali. Il Parlamento europeo aveva approvato un piano per ridurre del 52% il numero delle vittime dello smog. Il Consiglio europeo è sceso al 48%. Dietro queste percentuali ci sono migliaia di vite umane in gioco. L’abbassamento degli obiettivi equivale a ulteriori 17.200 morti per smog in più all’anno, 17.200 vite umane che si rinuncia a salvare (ogni punto percentuale equivale a 4.300 morti).
QUELLA COP21 NON VINCOLANTE
Oltre alle morti, a preoccupare è la situazione generale del pianeta Terra. Durante l’ultima seduta della Commissione Ambiente del Parlamento Europeo del 2015, il commissario all’energia Arias Cañete si è sottoposto ad uno scambio di opinioni con gli eurodeputati. All’ordine del giorno c’era fare il punto sugli incontri di Parigi, andando nel dettaglio dell’accordo, già propagandato dai media come ricoluzionario. Scommettiamo che non ne avete sentito parlare (di questo incontro) nelle ultime settimane, vero? Probabilmente perché i portavoce del M5S hanno fatto domande ben precise al commissario europeo: “Cosa comporterà non rispettare gli accordi?”. Dopo alcune insistenze, l’esecutivo europeo ha risposto. Ecco la sua ammissione: “Ci saranno solo dei richiami formali, ma nessuna sanzione, per i Paesi che non rispettano i vincoli”. Tanto rumore, per nulla.
IL GOVERNO E’ COMPLICE CONSAPEVOLE
Esattamente come per il caso Volkswagen. Dopo 7 anni di tira e molla, infatti, la Commissione ha finalmente introdotto un nuovo metodo di calcolo e l’obbligo di effettuare verifiche di conformità con misuratori di emissioni portatili. Ma lo scandalo è che gli Stati membri, d’accordo con la Commissione e con l’eccezione dell’Olanda e della Repubblica Ceca, si sono accordati per introdurre dei fattori di correzione da applicare alle misurazioni dirette che rendono legali emissioni doppie fino al 2018 e di 1,5 volte i limiti per gli anni successivi. Da questo documento emerge che l’Italia ha proposto di legalizzare emissioni superiori di almeno il 300% rispetto ai limiti. Ecco perché improvvisamente l’attuale premier e Sergio Marchionne sono diventati migliori amici. Si può facilmente dedurre che la vergognosa posizione italiana in seno al comitato tecnico si possa far risalire all’ex sottosegretario Graziano Delrio.
SONO TUTTI IMPAZZITI?
Viene da chiedersi se non si siano tutti bevuti il cervello. La risposta è no: attorno a queste scelte totalmente scellerate ci sono i soldi. Quelli con cui le multinazionali (rappresentate, ci ripetiamo, dalle lobby) oliano gli ingranaggi della politica e gonfiano i portafogli dei decisori nazionali ed europei. Il pianeta sta morendo, dobbiamo liberarci dalle catene del passato. Archiviare queste mummie fossili e tornare a respirare aria pulita. Per farlo, l’unica speranza sono i cittadini. Un Movimento di cittadini non ricattabile, non schiavo delle antiche logiche del “favore”. Un Movimento libero per tornare a respirare la legalità, la coerenza e, per una volta, libero di scegliere un’altra politica industriale. Lo dobbiamo prima che a noi, ai nostri figli.
M5s Europa