di Mario Palazzetti – L’energia del futuro sarà prodotta sempre di più da fonti rinnovabili. Esse hanno una forte componente aleatoria ed utilizzeranno sostanzialmente il vettore elettrico. La rete elettrica dovrà affrontare importanti problemi di gestione che necessitano di sistemi di accumulo impegnativi. Il metano sarà soppresso lentamente e sarà fondamentale utilizzarlo al meglio ovvero in microcogenerazione gestita secondo le esigenze della rete.
Nell’UE il 40% dei consumi energetici avviene nella climatizzazione ambienti per questa ragione nel 2050 l’UE pensa di eliminare questi consumi . Ciò è possibile realizzando near zero energy building nZEB mediante coibentazione recupero calore dei ricambi d’aria fotovoltaico pompe di calore e microcogenerazione.
Anche le vecchie case dovranno essere ristrutturate e diventare nZEB.
Le caldaie verranno sostituite da microcogeneratori e da pompe di calore elettriche. Se pilotate da una smart grid potranno che generare o richiedere energia elettrica sulla base della necessità di calore degli edifici la cui temperatura può essere fatta fluttuare lievemente in funzione delle esigenze della rete elettrica.
La fluttuazione di un grado consente di muovere il 3% dei consumi energetici globali UE a costo nullo.
Ciò è possibile utilizzando il telecontrollo degli impianti abbinato ad un sistema di prezzi di acquisto e vendita dell’energia elettrica pilotato dall’ente elettrico.
Gli enti come la SNAM dovrebbero non vendere metano ma acqua calda ed energia elettrica prodotta con proprie macchine presso gli utenti . Si avrebbero risparmi enormi di energia e si darebbe il via ad un business imponente a costi ridotti. Macchine come il totem non sarebbero più prodotti come fuoriserie ma costerebbero poco più delle caldaie che dovrebbero essere vietate.