È sotto i nostri piedi ma non pensiamo mai al suo valore. Lo calpestiamo, lo maltrattiamo ma un suolo sano e fertile è vita. Dobbiamo proteggerlo e ognuno di noi può e deve fare la differenza. È ora di prenderci cura del suolo.
E’ stata presentata questa mattina a Roma la fondazione Re Soil Foundation, nata dall’unione di Novamont, il Politecnico di Torino e l’Università Alma Mater di Bologna per dare impulso ad un reale cambiamento a partire dalla salute del suolo. Re Soil Foundation mira a promuovere attività nei settori della ricerca scientifica, del trasferimento tecnologico, della formazione e divulgazione e della creazione di consapevolezza, promuovendo così la salute del suolo, la qualità della vita e la decarbonizzazione del nostro sistema.
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Il suolo è una risorsa non rinnovabile che svolge un ruolo centrale: è il punto di partenza per la produzione alimentare, è essenziale per mantenere la vita sulla Terra e, grazie ai depositi di carbonio, può contribuire in modo rilevante a ridurre le emissioni di CO2 nell’atmosfera. Ciononostante, il 33% dei suoli mondiali è degradato, il 20% della superficie europea è soggetta a erosione, mentre l’impermeabilizzazione comporta una perdita di 1.000 km2 di terra produttiva ogni anno. Il deterioramento del suolo è un problema ambientale in tutta Europa e in particolare nella regione del Mediterraneo, Italia compresa. Purtroppo, la consapevolezza dei problemi che affliggono il suolo non trovano posizioni di rilievo nella società (al contrario di acqua e aria, non esiste ancora una Direttiva europea sul suolo) e l’attuazione di soluzioni adeguate, per quanto già esistenti, non viene sufficientemente incoraggiata e approfondita.
Sito web: https://resoilfoundation.org/