Il satellite LightSail 2 ha dimostrato che è possibile utilizzare l’energia solare come propellente spaziale: poter navigare nello spazio sfruttando la sola luce del Sole come carburante.
Il primato è stato battuto dopo che la vela ha raggiunto l’apogeo, ossia il punto dell’orbita più distante rispetto alla Terra, ben 727.42 chilometri. Il controllo missione ha quindi confermato che questa variazione nel moto di LightSail 2 è unicamente dovuta alla propulsione solare.
Nel 1976, Carl Sagan, in un programma televisivo, parlò della navigazione solare. All’epoca era fantascienza. Ora, 43 anni dopo, The Planetary Society ha realizzato il sogno di Sagan lanciando una nave guidata dalla forza del sole.
Attualmente, i nostri veicoli spaziali utilizzano carburanti chimici per viaggiare nello spazio. Il problema è che una volta esaurito il propellente, il veicolo non può più controllare la sua velocità o direzione e galleggia nel vuoto dello spazio.
Ed è qui che entra in gioco l’idea di utilizzare la forza del sole. Ma come? Tramite una vela solare.
Una nave con una vela solare avrebbe un approvvigionamento illimitato di energia, poiché è continuamente guidata dalla pressione della luce solare.