Ci vogliono circa 0,9 miliardi di ettari (2,2 miliardi di acri) di terra, in tutto il mondo, per un rimboschimento globale. Così potremmo catturare due terzi delle emissioni di carbonio prodotte dall’uomo.
Parliamoci chiaro. Siamo in una situazione drastica, quindi non ci sono soluzioni moderate. Si deve agire seriamente. Ed è quello che ha pensato il Crowther Lab.
Il Crowther Lab dell’ETH di Zurigo ha pubblicato uno studio sulla rivista Science che dimostra che questo sarebbe il metodo più efficace per combattere il cambiamento climatico. Nell’ultimo studio, i ricercatori hanno mostrato per la prima volta, dove nel mondo è possibile far crescere nuovi alberi e quanto carbonio possono immagazzinare.
I ricercatori hanno calcolato che, in base alle attuali condizioni climatiche, la Terra può ospitare 4,4 miliardi di ettari coperti da alberi. Oggi la superficie coperta da alberi è di 2,8 miliardi di ettari. Servono quindi 1,6 miliardi in più.
Una volta mature, queste nuove foreste potrebbero immagazzinare 205 miliardi di tonnellate di carbonio. Cioè circa due terzi, dei 300 miliardi di tonnellate di carbonio, rilasciate nell’atmosfera dall’uomo dalla rivoluzione industriale.
Lo studio mostra anche quali parti del mondo sono più adatte al restauro forestale. Infatti solo sei paesi sono adatti: la Russia (151 milioni di ettari); gli Stati Uniti (103 milioni di ettari); Canada (78,4 milioni di ettari); Australia (58 milioni di ettari); Brasile (49,7 milioni di ettari); e Cina (40,2 milioni di ettari).
Ma c’è un’altra insidia. Molti modelli climatici attuali hanno torto nel prevedere che i cambiamenti climatici aumenteranno la copertura globale delle foreste. É probabile che vi sia un aumento delle foreste in regioni come la Siberia. Ma queste foreste non sono molto dense. Hanno una copertura degli alberi in media del 30-40%. Il posto dove perdiamo più alberi sono invece le zone tropicali, che in genere hanno una copertura arborea dal 90 al 100%.
“Sapevamo tutti che il ripristino delle foreste poteva avere un ruolo nell’affrontare il cambiamento climatico, ma non sapevamo quanto” spiega il Prof. Thomas Crowther, co-autore dello studio.
Lo studio mostra chiaramente che il ripristino forestale è la migliore soluzione per il cambiamento climatico disponibile oggi. Ma dobbiamo agire rapidamente, poiché le nuove foreste impiegheranno decenni per maturare e raggiungere il loro pieno potenziale come fonte di stoccaggio naturale del carbonio.
Ricordate il mio messaggio per Alberi per il Futuro? Ve lo ripropongo qui: