di Daniele Diaco – Per la prima volta, Roma Capitale avrà un Regolamento sul verde e sul paesaggio, su cui la Commissione Ambiente si è espressa giorni fa favorevolmente.
Una normativa chiara, concreta e puntuale, che prende spunto dalla Carta di Firenze e dalla Legge 10 e che rappresenta il frutto di un lavoro durato 2 anni e di un intenso e proficuo dialogo con Municipi, comitati e associazioni di settore, ciascuno dei quali ha fornito le proprie osservazioni e i propri pareri su ogni singolo passaggio del testo in oggetto.
Tante le novità previste dal Regolamento: dall’istituzione di un comitato tecnico-scientifico che monitori e valuti costantemente la validità e l’osservanza delle prescrizioni alla definizione di strumenti che consentano la verifica della reale efficacia della manutenzione del verde effettuata dalle ditte esterne e un controllo più stringente sulla sostenibilità delle nuove progettazioni e sugli abbattimenti del verde privato, attualmente non soggetti ad alcun passaggio autorizzativo.
Degni di nota anche il pieno riconoscimento del ruolo dei tecnici in fase manutentiva e la digitalizzazione del patrimonio arboreo all’interno di un database che sarà reso pubblico ai cittadini, in un’ottica di totale trasparenza e partecipazione.
Con l’approvazione del Regolamento sul verde e sul paesaggio, oramai prossimo ad approdare in Aula Giulio Cesare, l’Amministrazione capitolina aggiungerà un ulteriore, importante “tassello” al mosaico di provvedimenti già intrapresi in materia di verde.
Tra questi, spiccano i bandi per la manutenzione del verde orizzontale e verticale, per cui sono stati rispettivamente stanziati 4 e 5 milioni di euro e l’oramai imminente assunzione di 71 giardinieri che, assieme alle 30 risorse già arruolate nell’ambito dei lavoratori socialmente utili, andranno a conferire nuovo slancio e vigore a un organico, quello del Servizio Giardini, fortemente depauperato dalle precedenti Amministrazioni.