Un ex dirigente Uber, spinto da pensieri suicidi e dallo stress della Silicon Valley, ha raccolto $ 3,75 milioni per avviare una startup di supporto psicologico chiamata Basis.
Andrew Chapin, uno dei primi assunti del gigante Uber ha ottenuto finanziamenti per un’app che consente ai clienti di prenotare sessioni, audio o video, di 45 minuti per 35 dollari, con specialisti psicologi, che però non hanno abilitazione all’attività. Il supporto è certificato da 200 studi clinici. Come si legge sul sito.
Chapin è entrato a far parte dell’Ufficio di Uber a New York nel 2011. Durante la sua carriera ha dovuto far fronte a problemi di ansia e stress, causati dalla mole eccessiva di lavoro. “C’erano giorni in cui camminavo a Manhattan e pensavo che se fossi stato investito da un’auto e fossi stato in ospedale per una settimana, sarebbe stato meglio che andare a lavorare” ha ammesso Chapin.
Da questo suo malessere ha ideato questa nuova app, ma soprattutto l’idea è nata quando lo stereotipo della Silicon Valley di praticare yoga e meditazione era insufficiente a contrastare gli “alti livelli di stress” sul posto di lavoro. “L’idea di vedere un terapeuta mi sembrava troppo impegnativa per la mia situazione, avevo solo bisogno di aiuto, per affrontare le sfide quotidiane”.
L’idea di Basis è quella di permettere a chiunque di connettersi con uno “specialista” tramite il suo smartphone ogni volta che ne ha bisogno. Secondo il sito gli specialisti di Basis ascolteranno gli utenti, senza pregiudizi, e quindi aiuteranno a risolvere il problema.