di Camillo Ricordi e Marco Songini – Dopo aver valutato attentamente la situazione sanitaria della Regione Sarda e il progetto di alta qualità del Mater Olbia, ci auspichiamo che gli ostacoli incontrati fino ad oggi possano essere definitivamente superati per permettere all’ospedale di Olbia di aprire al più presto i primi ambulatori.
Premessa:
Il Qatar è un investitore strategico di straordinaria importanza per l’Italia: fino a oggi ha investito 4.5 miliardi di euro, è partner di Cassa Depositi e Prestiti con un apporto 500 milioni di Euro finalizzati a investimenti in Italia e, da pochi mesi, ha garantito la sopravvivenza e il rilancio di Meridiana grazie all’acquisizione del 49% della compagnia sarda. Fra gli investimenti principali, gli accordi commerciali con Finmeccanica/Leonardo per circa 4 miliardi, lo sviluppo immobiliare di Milano, l’acquisizione della Costa Smeralda e di grandi alberghi sul territorio nazionale, la portualità.
Considerazioni specifiche sull’iniziativa di Mater Olbia:
È di fondamentale importanza riconoscere all’ospedale MO una valenza strategica nazionale, oltre che regionale, anche in considerazione dell’ingente investimento sostenuto dal Qatar nella ricerca avanzata per lo sviluppo di cure per patologie che affliggono in particolare la regione Sardegna, come ad esempio il diabete. La creazione di un polo di eccellenza in grado di generare mobilità attiva da altre regioni europee e dell’area mediterranea, significa inoltre offrire alla Sardegna un supporto allo sviluppo economico di eccezionale valore: sono circa 1200 i posti di lavoro generati dall’iniziativa (600 diretti e 600 indiretti).
Il Mater Olbia è un’opportunità unica per finanziare ricerche avanzate per lo sviluppo di cure per malattie oggi incurabili, dal diabete e medicina rigenerativa, alla prevenzione e cura di patologie croniche degenerative legate all’invecchiamento e all’alimentazione/stile di vita per prolungare la longevità sana e alla medicina dello sport. In questi settori, Mater Olbia e la Health City – programmata per la seconda fase – potrebbero sviluppare un polo internazionale di eccellenza, del livello dell’ISMETT e della Fondazione RiMed in Sicilia. A differenza di ISMETT/RiMed, in questo caso va sottolineato il vantaggio che l’investimento verrà sostenuto in maggioranza dalla Qatar Foundation. Il supporto economico della Qatar Foundation, permetterà infatti al Mater Olbia di divenire un pilastro di una grande comunità di ricerca internazionale, con accordi di collaborazione con i principali centri della ricerca mondiale, che ora si potranno reciprocamente arricchire con collaborazioni con le Università di Sassari e Cagliari.
L’alta mobilità passiva che impone alla Regione ogni anno una spesa sanitaria di 65 milioni, è una ferita aperta per molte famiglie sarde che devono sopportare sacrifici economici e psicologici enormi per recarsi in altre regioni per usufruire di prestazioni mediche adeguate.
Il lato più preoccupante di questa situazione risiede nella terribile rinuncia alle cure imposta a circa un terzo dei pazienti con patologie oncologiche. Infatti un terso dei malati di tumore in Sardegna non segue le terapie per mancanza di macchine adeguate nella regione e perché’ non hanno la capacità economica per andare a curarsi in altre regioni.
Il Mater Olbia offrirà agli abitanti della Gallura e di tutta la Sardegna la più innovativa ed efficace tecnologia per la radioterapia, permettendo un considerevole risparmio alla Regione e il più alto rispetto per la vita umana.
Da oltre 30 anni, in Gallura, mentre si parla della creazione di un polo di eccellenza, si nega al territorio una vera assistenza sanitaria. La Gallura, con 1.3 posti letto per 1000 abitanti, registra il record negativo italiano: il 50 % dei galluresi viene curato fuori area, e la quota pro capite spesa per i galluresi è la più bassa d’Italia.
Olbia é la quarta città della Sardegna, l’ex provincia Olbia Tempio é la terza per numero di abitanti, e d’estate il carico sanitario raggiunge gli 800.000 turisti al giorno per un totale di 6 milioni di presenze a stagione.
È dunque ora necessario fare scelte coraggiose che, partendo dai bisogni delle persone e dei territori, sappiano privilegiare i criteri di competenza, solidità e affidabilità per creare un contesto favorevole dove i diritti dei cittadini siano pienamente tutelati, primo fra tutti il diritto alla salute.
Prof. Camillo Ricordi – Università di Miami
Prof. Marco Songini – Università di Cagliari