Oggi mi sento più tranquillo. Un signor Nessuno, eletto da nessuno, che si chiama Ricardo Franco Levi ci ha rassicurato.
Il disegno di legge Levi-Prodi per imbavagliare la Rete farà il suo percorso, ma sarà sereno. In caso di dubbi sulle finalità di un sito o di un blog ci penserà l’Autorità per le Comunicazioni. Sentite le parole di questo paraculo prodiano: Distinguere tra attività editoriale e privata non è semplice. Per questo sarà lAutorità per le Comunicazioni a indicare quali siti o blog siano tenuti alliscrizione.
Non solo fanno leggi non previste dal programma di governo, in silenzio, per non essere disturbati. Ma ci prendono anche per il culo. Levi, le do un consiglio: si tolga dalle palle, ma presto, torni alla panchina del parco dove lha raccattata il suo amico Prodi. Questa legge va CANCELLATA. Se volete, cari amici dellUnione, discutetevela tra di voi nel nuovo loft del Partito Democratico, ma non fateci perdere tempo.
Rete 4 abusiva da mandare sul satellite: non pervenuta. Legge sul conflitto di interessi: non pervenuta. Corruzione di giudici per lacquisto della Mondadori: non pervenuta. Televisione pubblica occupata dai partiti: non pervenuta. Wi Max regalato alle società di telecomunicazioni: non pervenuto. E voi, dipendenti infedeli che avete tradito il vostro elettorato, vi occupate, senza alcun mandato, di mettere sotto controllo la Rete? Ma chi siete? Chi vi autorizza?
Prodi fa sempre lindiano. Non applica il suo programma per la legge Maroni (legge 30), fa lindulto, non cambia la legge elettorale, non tocca lex-Cirielli e la Pecorella. Il debito pubblico sale come un termometro impazzito. Ma lui non centra mai. Un presidente del Consiglio inesistente.
Il prossimo V-day sarà dedicato allinformazione, sto decidendo la data. Chiederemo due cose:
– labolizione del finanziamento pubblico alleditoria
– labolizione dellordine dei giornalisti.
Stay tuned.
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