Paraculo: si dice di persona furba, abile nel fare il proprio interesse senza darlo a vedere. Dizionario Garzanti 2006.
Il paraculismo si manifesta in Italia soprattutto nei momenti di crisi. Quando fischia il vento e si avvicina luccello padulo tutti prendono le distanze. Il re dei paraculi ha aperto le danze con una intervista domenica scorsa sul Corriere.
Massimo DAlema tra una strambata e una paraculata ha affermato:
E in atto una crisi della credibilità della politica che tornerà a travolgere il Paese con sentimenti come quelli che negli anni 90 segnarono la fine della prima Repubblica.
Riformuliamo la stessa frase con altri soggetti:
Papa Ratzinger:
E in atto una crisi della credibilità della Chiesa che ci travolgerà
Totò Riina:
E in atto una crisi della credibilità della mafia che ci travolgerà
Cesare Geronzi:
E in atto una crisi della credibilità del sistema bancario che ci travolgerà
Luciano Moggi:
E in atto una crisi della credibilità del calcio che ci travolgerà
Silvio Berlusconi:
E in atto una crisi della credibilità dell’ informazione che ci travolgerà.
Nessuno di questi signori direbbe una cosa del genere. Hanno una dignità da difendere. Geronzi e Moggi sono quello che sono, ma a certi livelli di paraculismo non sono mai arrivati.
Nella politica e nel giornalismo invece i paraculi sono come le stelle: milioni di milioni. E dopo il nobile discorso di DAlema sono arrivati tutti, ma proprio tutti alle stesse conclusioni. Napolitano, Scalfari, Sergio Romano, Chiti, Bertinotti, Marini…
Qui siamo allassurdo. Abbiamo dei politici schizofrenici. Sono giudici e imputati allo stesso tempo, ma con il culo sempre incollato alla poltrona. Chi è il problema ci spiega che cè un problema.
Prepariamo le monetine. Uno, cento, mille Hotel Raphael!