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Se i cittadini sono lo Stato, allora questo è l’AntiStato. Se le leggi sono fatte per i cittadini, allora queste leggi sono fatte per i delinquenti. Se lo Stato deve tutelare la sicurezza dei cittadini, allora l’Antistato tutela solo sé stesso. Le tragedie dell’Aquila, di Viareggio, di Messina sono state accuratamente pianificate da anni di incuria, di propaganda, di interessi privati. Non sono tragedie, sono stragi di Stato. L’AntiStato pratica la sua sopravvivenza, o meglio, il suo bel vivere, con cura, ogni giorno, in Parlamento e nel Governo. Il Lodo Alfano è uno sberleffo, una presa per il culo, un insulto per qualunque cittadino italiano, onesto o meno. Il diversamente disonesto lodoalfanato non si può processare. Il 6 ottobre la Corte Costituzionale potrà far decadere la porcata firmata da Morfeo Napolitano, ma questo non ha alcuna importanza. In ogni caso Berlusconi resterà un corruttore che deve rassegnare le dimissioni e farsi processare come ogni altro italiano. Non c’è bisogno di un verdetto ulteriore, sono solo manfrine. L’uguaglianza di fronte alla legge non si può discutere, solo in un AntiStato può succedere.
L’impudenza dell’AntiStato considera il cittadino suddito, l’Italia un feudo. Lo fa in modo plateale con la sola accortezza di una finta opposizione. Il contribuente onesto, il cittadino non contiguo ai partiti, loro finanziatore o sodale, non appartenente a mafie o lobby, paga tutte le tasse, anche quelle degli altri, fino a fallire se imprenditore, o a saltare il pasto se dipendente. Chi ha esportato, o accumulato, 300 MILIARDI DI EURO all’estero, in qualche paradiso fiscale, soldi di mafia, di pagamenti estero su estero sottratti al fisco, di falsi in bilancio, frutto di bancarotta, potrà, PER LEGGE dell’AntiStato, farli rientrare in Italia pagando il 5%. Perché il contribuente dovrebbe continuare a pagare le tasse all’AntiStato? Per farsi sfottere dagli evasori? Di chi sono i 300 miliardi riciclati? I nomi non si potranno sapere. E allora nasce il dubbio che siano gli stessi che hanno proposto la legge, che l’hanno consentita con la loro assenza, ad avere interesse diretto o indiretto nell’approvazione della legge. Altrimenti perché lo farebbero? Di fronte all’AntiStato ogni azione pacifica di dissenso non solo è giustificata, ma può essere legittima, a partire dallo sciopero fiscale.
L’AntiStato lavora senza sosta per la sua piena affermazione. 30 senatori del PDL hanno presentato un disegno di legge per modificare l’articolo 21 della Costituzione sulla libertà di stampa, sempre presenti Gasparri e nonno Cossiga. L’AntiStato ha ormai solo due scelte di fronte a sé, trasformarsi in modo palese in dittatura o fuggire all’estero. Loro non si arrenderanno mai (ma gli conviene?). Noi neppure.