Giorgio Napolitano ha accarezzato all’aeroporto di Ciampino il viso di un ragazzo, orfano di guerra. Chissà cosa ha pensato mentre portava il saluto dello Stato alle vedove di Mauro Gigli e Pierdavide De Cillis, morti in Afghanistan per una guerra insensata di cui non si vede la fine e non si capiscono gli scopi. Dopo le rivelazioni del sito Wikileaks sulle centinaia di vittime civili occultate dagli americani si doveva tornare subito a casa. Così non è stato e alla lista delle vittime si sono aggiunti altri due italiani. Persino Karzai, il presidente afghano ha dei dubbi sulle operazioni militari nel suo Paese: “La comunità internazionale è qui per combattere il terrorismo, ma c’è un pericolo altrove e non si agisce. La guerra contro il terrorismo non è nei villaggi dell’Afghanistan… ma nei santuari, fonti di finanziamento e di training, fuori dall’Afghanistan” (dal Financial Times 30/7/10)). L’Italia deve ritirare i suoi soldati. Chi è il vero responsabile delle morti dei caduti italiani?
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