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Nei giorni scorsi una signora del MoVimento 5 Stelle di Milano ha denunciato in un video l’aggressione da parte di un simpatizzante del Pdl. Il filmato è stato pubblicato dal blogger Byoblu che ha subito ricevuto una lettera dal Comitato Elettorale di Matteo Forte del Pdl in cui si chiede la rimozione immediata del video minacciando azioni legali (Byoblu si trova a letto, auguri di pronta guarigione!). “Dal sito di Byoblu.Il Comitato Elettorale di Matteo Forte (PDL, candidato comunali Milano) risponde al video dell’aggressione al Movimento Cinque Stelle con una diffida a rimuovere tutti i contenuti da YouTube e dal blog. Da Matteo, un giovane di 26 anni, mi sarei atteso una eventuale lettera aperta, scritta con la serenità di chi non ha nulla da temere da un confronto pacato, non essendo peraltro accusato direttamente di nessun fatto specifico. Invece arriva una diffida e una richiesta di rimozione di contenuti. Un atto vecchio, un’esibizione muscolare debole, spuntata e inutile, peraltro priva di sostanza nella pretesa di tutelarsi da una diffamazione inesistente nello specifico, che ottiene l’effetto contrario a quello che probabilmente si prefiggeva e che dimostra una sola cosa: il nuovo che avanza, in politica, è in realtà solo il vecchio che non retrocede. Stiamo crescendo una nuova generazione di politici che della rete non ha compreso nulla, né lo spirito né le potenzialità, e che crede ancora che un buon governo ed il futuro si costruiscano a colpi di carte bollate. Questo è il lato davvero deludente a consuntivo di questa piccola, squalificante vicenda. Nel testo sotto la lettera ricevuta dal Comitato Elettorale di Matteo Forte.
Invece di dare la propria solidarietà alla persona aggredita e identificare l’energumeno (e cacciarlo dal PDL se ne fa parte) si minaccia il blogger che ha riportato la notizia. Lo Scudo della Rete è attivo da qualche settimana e i suoi avvocati sono a disposizione sia della signora che di Byoblu. 193 studi legali hanno aderito all’iniziativa in tutta Italia e sono stati raccolti circa 30.000 euro. Gli avvocati che vogliono aderire possono farlo contattando il blog).
Per questo motivo, parafrasando la famosa e controversa lettera di Pericle agli ateniesi, scritta nel 461 a.C., duemilacinquecento anni dopo dico forte e chiaro a Matteo, così come a tutti i cosiddetti “giovani” ancorati ad un’idea di informazione come luogo di conquista, di censura, dove fare rogo di libri, di articoli e di video per evitare il confronto e liberarsi dal fastidio del dialogo, che:
NOI QUI IN RETE FACCIAMO COSI’ [2011 D.C.]:
Le informazioni non si rimuovono mai: si integrano.
“CHIARIMENTI dal Comitato Elettorale di Matteo Forte
In riferimento ai fatti riportati da un video pubblicato sui siti www.beppegrillo.it, www.byoblu.it, e altri, si precisa che:
1. Quanto riportato dalla signora Paola Bernetti, candidata al Consiglio Comunale di Milano per la lista Movimento 5 Stelle Beppegrillo.it, contrasta con le numerose testimonianze dei presenti, in particolare: alcuni sostenitori di Matteo Forte, verso le ore 12.30 di sabato 7 maggio 2011, dopo aver consegnato un volantino a una signora presente nel mercato di via Papiniano, si sentivano rivolgere dalla signora Bernetti espressioni come: “Ecco voi prendete i voti solo dalle vecchie con l’alzheimer“. Un ragazzo presente nel mercato, sentiti gli insulti rivolti all’anziana signora, avvicinatosi alla Bernetti, le rivolgeva parole simili: “Come si permette lei? Se fosse sua nonna? A Bergamo faremmo così…“. A questo punto il ragazzo appoggiava le mani al collo della signora.
2. Nessuno dei sostenitori di Matteo Forte ha, pertanto, mai aggredito verbalmente, né fisicamente, la signora Bernetti, autrice del video in oggetto.
3. Consideriamo estraneo a noi qualsiasi atteggiamento violento e lesivo della libertà altrui e respingiamo ogni modalità di campagna elettorale che non sia quella di un confronto franco e sereno sui programmi e sui candidati.
4. Il ragazzo protagonista del diverbio con la signora Paola Bernetti non è in alcun modo collegato a Matteo Forte ed alla sua campagna elettorale: affermare il contrario è falso e tendenzioso, oltre che diffamatorio nei confronti del candidato Matteo Forte e dei suoi sostenitori;
5. La Polizia Locale di Milano, intervenuta tempestivamente, accertati i fatti e ascoltati alcuni testimoni presenti, tra cui il titolare di una bancarella vicina, non ha ritenuto che vi fossero elementi per procedere ad azioni legali di alcun tipo.
Chiediamo la rimozione immediata di ogni strumento testuale e/o visivo che sia lesivo della verità dei fatti e della nostra libertà. Per questo ci riserviamo di tutelare la nostra onorabilità e la verità dei fatti attraverso azioni di natura legale in tutte le sedi che riterremo opportune.
Certi di una pronta risposta, porgiamo cordiali saluti”