“Le donne italiane lavorano, sono madri di famiglia, amministrano la casa e si prendono cura dei loro uomini. Questi ritmi rendono difficile avere spazi da dedicare alla vita privata, figuriamoci alla partecipazione politica.Il problema delle pari opportunità e dei diritti civili infatti, ha le sue radici nella struttura della società italiana e non ha una soluzione immediata ma deve essere affrontato proprio partendo da una ricostruzione delle basi etiche del nostro paese. Eppure le donne del MoVimento trovano il tempo di partecipare e sono ben liete di farlo con generosità e altruismo. Va detto che la Rete in questo aiuta (e non solo le donne!). Chi non può muoversi perché ha bimbi piccoli ad esempio può sempre scrivere le sue idee nel forum, che di fatto è una specie di riunione continua tra centinaia di persone. Si può partecipare a sondaggi e richiederli, convocare riunioni, fare proposte. Tutto si può dire fuorché che il MoVimento imponga limiti di partecipazione a chicchessia. Anzi forse oggi, per la prima volta, proprio grazie alla Rete e alla grande idea di utilizzarne gli strumenti per incentivare la democrazia diretta, tutti iniziamo ad essere più vicini alla politica e abbiamo un mezzo in più per partecipare. Le riunioni sono tante e aperte a tutti e i giornalisti vanno a caccia di scoop facili, guardandosi bene dal parlare di progetti seri o dei risultati già raggiunti: come il “Progetto Equal“, sulle pari opportunità e diritti civili lanciato in Piemonte dal gruppo consiliare del MoVimento 5 Stelle o il Palazzo dei Normanni che lentamente in Sicilia sta iniziando a tingersi di rosa anche grazie alle elette del Movimento). Certo la strada è lunga, ma percorribile da tutti. Ci vedremo in Parlamento e sarà un orgasmo femminile!” Cittadine in MoVimento
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