Premessa: nessun partito e nessuna istituzione vogliono tra i coglioni il MoVimento 5 Stelle. Il boom dei cittadini offende orecchie disabituate al cambiamento. L’attuale fregola per modificare la legge elettorale deriva dalla paura di mollare le poltrone, e forse anche il governo. Con il Porcellum, del quale per tutta una legislatura non è fregato nulla a nessuno, il M5S potrebbe ottenere il premio di maggioranza. Per i partiti sarebbe notte. Pece nera. Da qui al 2013 ci sono quindi vari scenari possibili all’esame dei partiti:
Primo scenario: due coalizioni, Pdl+Lega, Pdmenoelle+UDC+SEL+ “chiunque altro ci voglia stare” si presentano con il Porcellum. I leader dei due raggruppamenti si combattono aspramente in campagna elettorale, raccattano tutti i voti possibili e, subito dopo, danno vita a un governo di unità nazionale per “il bene della nazione“. Unica opposizione in Parlamento il MoVimento 5 Stelle. Questa ipotesi presenta una controindicazione. Se il M5S facesse il botto e risultasse primo, il piano fallirebbe.
Secondo scenario: pungolati da Napolitano, i partiti riscrivono finalmente la legge elettorale. La scrivono ovviamente pro domo loro, disegnandola sull’esclusione del M5S dal Parlamento o per una sua ridottissima rappresentanza. Questa ipotesi non ha controindicazioni, ma è di difficile attuazione per la mancanza di tempo e la ritrosia dei segretari di partito a mollare il Porcellum che consente di eleggere madri, amanti, figli e cognati.
Terzo scenario: le elezioni vengono rinviate di un anno di fronte all’aggravamento della crisi economica (tra un anno sarà fortemente peggiorata). Uno scenario possibile sia per le attuali leggi che per la Costituzione. Rigor Montis viene quindi confermato nella sua carica di presidente del Consiglio dalla BCE, l’attuale rappresentanza parlamentare guadagna (in tutti i sensi) un altro anno ed elegge una donna, come auspicato da Napolitano, Emma Bonino, ultra liberista e frequentatrice del Bildeberg. Questa ipotesi ha come controindicazione l’esplosione di scontri sociali, ma in cambio consente l’assoluto controllo del Parlamento.
Quarto scenario: una coalizione Pdl, Pdmenoelle, Udc con Rigor Montis come candidato premier, si presenta alle elezioni con il Porcellum. Ottiene il premio di maggioranza. Tutto cambia perché nulla cambi rispetto ad ora per altri 5 anni. Nessuna controindicazione se non la presenza del MoVimento 5 Stelle in Parlamento.
Per ognuna di queste ipotesi va considerata comunque la possibilità di una crisi economica anticipata senza precedenti. In questo caso varrebbe una quinta ipotesi che contempla l’uso di centinaia di elicotteri per la fuga della classe politica che oggi, di fronte allo sfascio del Paese, di cui ha la totale responsabilità, discute soltanto di alchimie elettorali e di alleanze.
Quale ipotesi pensate sia più probabile?
P.S. Guido Fegatilli nel comune di Celano è diffidato dall’uso del simbolo del MoVimento 5 Stelle per il quale non ha ottenuto certificazione. Le liste certificate sono visibili sulla pagina del MoVimento 5 Stelle.