“Basta pugnette! Ora contano i fatti! Restiamo in fiduciosa attesa che Letta abolisca veramente il finanziamento pubblico ai partiti. Basta solo una firma, come ha fatto il M5S che ha rinunciato a 42 milioni di euro. Il Governo non ha ancora emanato il decreto attuativo che permetterebbe al M5S di versare la metà dei propri stipendi e la parte di diaria non spesa al fondo per il microcredito per le piccole imprese. Il 5 agosto fu approvato il nostro emendamento al decreto del “fare”. Il Governo aveva 90 giorni per emanare un decreto attuativo per permetterci di finanziare quel fondo con i nostri tagli alla politica. I tempi sono scaduti lo scorso 19 novembre. Oltre 2,5 milioni di euro sono pronti per le piccole imprese per il Restitution Day2 che verrà organizzato la prossima settimana. Nella legge di Stabilità si varano emendamenti “marchetta” per centinaia di milioni di euro su interessi particolari e locali, quando questo provvedimento dovrebbe esclusivamente avere carattere di interesse nazionale. C’è anche la falsa abolizione delle Province. Un provvedimento che dovrebbe svuotare le funzioni delle inutili Province (dove il M5S non si presenta) ma in realtà moltiplica le complessità degli Enti, con l’istituzione delle città metropolitane.
L’unico fatto è del M5S. L’articolo 138 della Costituzione non verrà modificato. Salire pacificamente sul tetto del Parlamento, passare notti alla Camera e Senato nel difendere la Carta Costituzionale ha portato a questa vittoria che è di tutti i cittadini.” M5S Camera e Senato
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