DAlema aveva avvertito tutti. Se non passava la missione in Afghanistan il Governo non cera più. Erano mesi che in Senato aspettavano unoccasione del genere. La micromaggioranza è stata battuta. DAlema porta sfiga. Se ne stanno accorgendo anche i forzadiessini impegnati a fare inceneritori, parcheggi e megadiscariche.
La politica filo Bush non era nel programma dellUnione. Neppure Vicenzalibanokabul. Che questo Governo debba cadere per aver voluto compiacere il maggior alleato dello psiconano, lartefice di una guerra ingiustificabile in Iraq, è una presa in giro. Morire per Danzica e cadere per Kabul. LAfghanistan sarà importante, ma nellagenda dei problemi del Paese viene al millesimo posto. Provate, cari dipendenti, a chiederlo in un bar o al mercato. Il dipendente presidente Napolitano ha dichiarato appena dopo la manifestazione di 200.000 persone a Vicenza che: Le manifestazioni di piazza sono legittime, ma è fuorviante farne il sale della democrazia. Complimenti per il tempismo ungherese.
Avrei capito un Governo battuto sulla riforma elettorale per riconsegnare ai cittadini la possibilità di scegliere il candidato. O strabattuto su una legge per il conflitto di interessi. O frantumato per leliminazione delle leggi ad personam. In tutti questi casi avrebbe avuto la mia ammirazione.
Per Kabul no. Bastava chiedere a Gino Strada per sapere perchè.
Viva Bush, Lenin e Mao Tse Tung!
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