“Nel decreto legislativo del contratto a tutele crescenti è stata da poco inserita la norma sui licenziamenti collettivi, anche se nel “Jobs Act” si è sempre e solo parlato di licenziamenti individuali. Si tratta quindi, per i nuovi assunti, di una sorta di furto con destrezza di un altro fondamentale diritto dei lavoratori. Cosa accade con questa norma? Finora, il reintegro sul posto di lavoro spettava sia a chi veniva sbrigativamente licenziato in forma orale, sia a chi era licenziato in forma scritta ma senza trattativa coi sindacati. Tale trattativa serve infatti a tutelare certe categorie, chi ha figli, chi anzianità eccetera, e ad evitare che le persone vengano licenziate a capriccio o in massa e a caso. Da ora in poi qualsiasi tipo di licenziamento andrà bene purché in forma scritta. Mamme con figli, dipendenti anziani, professionalità produttive, tutti a casa con un indennizzo e tanti saluti. Niente reintegro. Secondo il M5S l’articolo 10 del decreto delegato va abrogato immediatamente. Siamo al solito inganno alla Renzi. Facilitare i licenziamenti di massa, nascondendosi dietro un “Jobs Act” che promette miracoli.” M5S Parlamento
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