“Al Campidoglio è cominciata la nostra operazione di trasparenza. Abbiamo depositato l’istanza di accesso agli atti relativi ai contratti derivati stipulati dal Comune di Roma. Su questi contratti la Corte dei Conti ha già invitato i vari comuni ad impugnarli ritenendoli contrari all’ordine pubblico e all’articolo 119 della Costituzione. Analogo invito è stato fatto dall’ANCI (Associazione Nazionale dei Comuni Italiani) in seguito alla nota sentenza del Tribunale Penale di Milano che ha condannato quattro banche e i relativi manager. Questi contratti sono stati stipulati dall’amministrazione Veltroni e sostanzialmente l’attuale amministrazione ce li ha nascosti. E’ stato infatti nominato un commissario che, nelle varie relazioni, si limita ad affermare che sei su nove contratti derivati sono stati “non meglio definiti“. A questo punto noi pretendiamo di vederci chiaro, pretendiamo di sapere la verità. Questi contratti non sono visibili e non sono presenti nel sito del comune. Paghiamo circa 500 milioni l’anno soltanto di interessi. Questo importo, se utilizzabile in termini sociali, consentirebbe di far entrare tutti i bambini romani gratuitamente negli asili nido, mentre oggi entra un bambino su otto. Ricordiamo che il Comune di Milano, che ha attuato simili politiche di contenzioso, ha recuperato circa 700 milioni di euro nel contenzioso introdotto con le banche. Pretendiamo, secondo i nostri principi, la totale trasparenza.” Marcello De Vito, M5S, candidato sindaco di Roma
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