“Messina è una città commissariata per la terza volta in nove anni. La scorsa estate infatti, l'”onorevole” Buzzanca, per 4 anni sindaco della città e deputato regionale nonostante la sentenza del TAR, si dimette un anno prima della fine del mandato per ricandidarsi all’ARS lasciando un Comune in dissesto e una città abbandonata a sè stessa. Attualmente i dipendenti comunali non hanno ancora percepito lo stipendio di settembre, mentre praticamente tutte le partecipate comunali, soprattutto ATM e Messinambiente, risultano ad un passo dal fallimento. Numerose vertenze (Servirail e Triscele tra le tante) sono totalmente ignorate mentre la politica cittadina ha sacrificato 15 anni di fondi per lo sviluppo infrastrutturale alla chimera del Ponte sullo Stretto invece di guardare a uno sviluppo sostenibile del territorio. A causa di questo miraggio sono stati prodotti piani regolatori “ipertrofici” che hanno consentito una vera e propria violenza sulle fragili colline sottoposte a dissesto idrogeologico (vedi tragedia annunciata di Giampilieri nel 2009). Non c’è attualmente alcun progetto per il rilancio della città e si ignora completamente quella che potrebbe essere la sua prima vocazione: il turismo. I turisti sbarcano a terra in mezzo al traffico barcamenandosi tra inciviltà e barriere architettoniche. I più vengono caricati sui pullman alla volta delle Eolie o di Taormina senza neanche volgere lo sguardo ad una città che in passato era il punto di interscambio culturale ed economico tra oriente e occidente.” Attivisti M5S Messina
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