Durante il mio viaggio a Tokyo ho fatto visita al Morigasaki Water Reclamation Center, il più grande centro di bonifica delle acque del Giappone. Si occupa di circa 9 milioni di persone ogni giorno.
L’acqua trattata viene scaricata nella baia di Tokyo, ma parte dell’acqua trattata viene filtrata a sabbia e utilizzata all’interno dell’impianto per pulire e raffreddare macchinari e servizi igienici, oppure per gli impianti di incenerimento di Ota e Shinagawa.
I fanghi provenienti dal processo di bonifica delle acque vengono inviati tramite condotte pressurizzate all’impianto di Ota e Shinagawawa.
ll sistema è costituito principalmente da 3 strutture:
Fogne, che raccolgono e trasportano liquami.
Stazioni di pompaggio, dove le acque reflue vengono pompate in modo che le fogne non diventino troppo profonde.
Centri di bonifica dell’acqua, dove le acque reflue sono trattate come acqua pulita.
Le ispezioni, le pulizie e le riparazioni vengono eseguite quotidianamente per assicurarsi che ciascuna di queste strutture funzioni correttamente.
Oltre a pulire l’acqua che viene sporcata nella vita quotidiana, dalle attività dei residenti di Tokyo, il sistema restituisce l’acqua ai fiumi e al mare e rimuove rapidamente l’acqua piovana dalla città, mettendo così al riparo da eventuali inondazioni.
Il sistema fognario svolge un ruolo fondamentale. Garantisce un ambiente di vita sicuro, grazie ad un sistema di circolazione dell’acqua sano e durevole. Ma soprattutto contribuisce all’ambiente, aiutando a ridurre l’uso di risorse naturali e il risparmio di energia utilizzando varie risorse nelle acque reflue e nelle strutture.
Il gas metano prodotto nel processo di trattamento delle acque reflue viene utilizzato come combustibile per la produzione di energia elettrica.
Un quarto di tutta l’energia usata nel centro è auto-generata con sistemi rinnovabili. Sebbene il centro sia immenso, il sistema è in gran parte automatizzato, e si riesce a tenere tutto sotto controllo con circa 100 persone.