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L’economia è scomparsa dalle prime pagine dei giornali e dei telegiornali o ridotta a notizia di secondo piano. Eppure la Borsa di Milano continua a perdere il suo già esiguo valore. Il titolo di Telecom Italia è sceso sotto l’euro a 0,972, Intesa San Paolo, la più grande banca del Paese, ha perso il 33% da inizio anno (*). In generale le perdite per le aziende oscillano tra il 20 e il 30%. La Merkel ha ripetuto più volte che l’euro è a rischio. La ragione per cui può saltare sono i debiti nazionali. I titoli di Stato che coprono il debito dei PIIGS possono trasformarsi in spazzatura da un momento all’altro come è successo in Grecia.
I debiti nazionali riconvertiti in titoli sono l’equivalente dei derivati tossici che hanno fatto fallire banche in tutto il mondo. Dopo le banche falliranno gli Stati. Ora, la Germania dovrebbe ripianare, per tenere in vita l’euro, i debiti di Stati come l’Italia, comprare il debito da Tremorti. Perché dovrebbe farlo? In Germania i cittadini pagano le tasse mentre in Italia l’evasione è stimata in 130 miliardi di euro all’anno. In Germania le truffe ai danni della UE per centinaia di milioni di euro sono inesistenti, le mafie non fatturano tra i 100 e i 150 miliardi ogni anno, la corruzione non drena 50 miliardi come da noi. Perché i tedeschi dovrebbero aiutarci? Perché un tedesco dovrebbe privarsi di servizi sociali o ritardare la sua pensione a causa di una gestione delinquenziale dei conti pubblici attuata da venticinque anni da gente come Craxi e Berlusconi?
La Merkel chiede un limite al debito pubblico e al deficit degli Stati e l’espulsione per chi non lo osserverà. Tremorti si è riunito con quelli che ci ostiniamo a chiamare ministri, ma che senza Berlusconi sarebbero al massimo impiegati di concetto di qualche ente pubblico o addetti alla pulizia dei gabinetti nelle stazioni. Tremorti ha minacciato le dimissioni se non ci saranno i tagli di 24 miliardi. Nessuno meglio di lui sa che ne occorrono almeno 100 di miliardi e che nessun governo politico è in grado di imporre una manovra del genere ai cittadini, anche se diluita nel tempo.
Nel 2010 Tremorti, mentre il nostro debito pubblico aumenta al ritmo di 100 miliardi all’anno, deve vendere alcune centinaia di miliardi di euro di titoli in scadenza. Chi li comprerà? Se non lo farà la UE, e non lo farà, la festa è finita. Si potrebbe chiedere alle mafie di comprarli in cambio di leggi favorevoli. E’ un’idea. Tremorti ci pensi. Forse è l’ultima speranza, prima degli elicotteri. L’opzione migliore rimane comunque la vendita dell’Italia alla Germania in cambio dell’annullamento del debito. Un’Italia protettorato meridionale tedesco, un balcone sul Mediterraneo. Merkel for president. Now!
(*) dati del 20/5/2010.