Oggi a Barletta è crollato un palazzo. Scricchiolava da giorni, dicono. C’è almeno un morto e chissà quante persone ancora sotto le macerie. Ogni volta che capita una tragedia del genere ripenso a mio padre, e penso che forse la sua morte non è servita a niente. Perché di parole, dal giorno della sua morte, ne ho sentite tante: la messa in sicurezza degli edifici di qua, la tenuta delle strutture di là e bla bla bla.
In Italia le situazioni a rischio sono centinaia. Palazzi costruiti con più terra e meno cemento, per risparmiare sui costi di produzione. Edifici vecchi non agibili, ma abitati perché questo passa il convento.
Quante altre Barletta dobbiamo aspettarci?”
Luca D.
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