In un mondo sempre più affamato di energia e con risorse naturali in esaurimento, c’è chi guarda alla natura non come a un serbatoio da sfruttare, ma come a un alleato. È il caso di Hernán Asto Cabezas, giovane ingegnere peruviano, vincitore del Global eAwards 2024 della NTT DATA Foundation grazie alla sua invenzione rivoluzionaria: Alinti, una tecnologia che trasforma piante e microrganismi in una fonte di energia pulita e rinnovabile.
Alinti è una cella bioelettrica che genera energia elettrica e calore sfruttando il processo naturale della fotosintesi e l’attività dei microrganismi nel suolo. Questa tecnologia è stata pensata per le comunità più isolate, prive di accesso all’elettricità, offrendo una soluzione sostenibile e innovativa per alimentare dispositivi essenziali come lampade e telefoni cellulari.
Le piante, durante la fotosintesi, rilasciano composti organici che i microrganismi presenti nel suolo decompongono, generando elettroni. Gli elettroni prodotti vengono catturati da una speciale cella bioelettrica e trasformati in energia elettrica. Con un solo dispositivo Alinti, si possono produrre fino a 12 watt di energia al giorno, sufficienti per alimentare una lampada LED per 24 ore o ricaricare completamente due smartphone.
Nel mondo, circa 770 milioni di persone non hanno accesso all’elettricità, molte delle quali vivono in zone rurali e isolate. In America Latina, oltre 30 milioni di persone convivono con questa realtà. Alinti è stato già installato in più di 300 famiglie in Perù, garantendo luce e accesso a dispositivi fondamentali per la vita quotidiana.
Hernán Asto, originario di Ayacucho, una regione montuosa del Perù, conosce bene la realtà delle comunità senza elettricità. È da questa esperienza che è nata l’idea di Alinti, un progetto che non solo produce energia, ma lo fa in armonia con l’ambiente. Questa tecnologia non richiede combustibili fossili né danneggia l’ecosistema locale, dimostrando che lo sviluppo sostenibile è possibile, oggi più che mai.
Il premio Global eAwards 2024 ha conferito ad Alinti 100.000 euro e un programma di accelerazione per sviluppare ulteriormente il progetto. L’obiettivo di Hernán è di espandere la tecnologia in altri Paesi dell’America Latina, raggiungendo almeno 10.000 famiglie entro il 2025. Un segnale forte che il mondo guarda con interesse alle soluzioni che puntano sulla sostenibilità e sull’inclusione. Hernán Asto ha dichiarato: “Questo riconoscimento è un incentivo per continuare a lavorare per le famiglie che ancora vivono al buio. La natura ci offre tutto ciò di cui abbiamo bisogno, dobbiamo solo imparare a dialogare con essa.”
Il successo di Alinti dimostra che il cambiamento non arriva necessariamente dai grandi centri di potere, ma può nascere nelle aree più marginali, tra persone che comprendono profondamente i problemi della loro comunità. È un esempio di come la tecnologia e la natura possano lavorare insieme per creare un mondo più giusto e sostenibile.
Nel nostro Paese, molti borghi montani e rurali affrontano problemi simili a quelli delle comunità peruviane: isolamento, scarsa accessibilità ai servizi e un progressivo spopolamento. In Italia, il 4% della popolazione nelle aree interne ha un accesso limitato o instabile all’elettricità, soprattutto nei piccoli borghi appenninici. Alinti ci invita a ripensare il modo in cui utilizziamo e produciamo energia, aprendoci a modelli che siano non solo sostenibili, ma anche replicabili su scala locale.
Il futuro si scrive anche grazie a uomini come Hernán Asto. La transizione ecologica non è un sogno: è già realtà.