“Gli economisti dicono: «Se disboschi le foreste, prendi i soldi e li metti in banca, potresti farci il 6%, il 7%, se disboschi le foreste e investi in Malaysia e in Nuova Guinea puoi farci il 30%, il 40 % ». Quindi chi se ne frega della foresta, buttala giù e investi i soldi altrove. Quando saranno andate investi in pesci, finiti i pesci investi in computer. Il denaro non ha un significato reale e ora cresce più velocemente del mondo reale, l’economia convenzionale è una forma di danno cerebrale. L’economia è talmente disconnessa dal mondo reale, è distruttiva. Ad un corso introduttivo di economia il professore vi mostrerà delle slide sull’economia durante la prima lezione ed è impressionante sapete, materie prime, processi di estrazione, vendita all’ingrosso, vendita al dettaglio, queste frecce che vanno avanti e indietro, cercano di impressionare perché sanno bene che l’economia non è una scienza, cercano di fregarci e farci credere che lo sia, ma non lo è. L’economia è un insieme di valori che poi loro cercano di usare con equazioni matematiche pretendendo che sia una scienza. Ma se chiedi all’economista: “In quell’equazione dove metti lo strato di ozono? Dove metti le falde acquifere profonde come l’acqua fossile? Dove metti il terriccio e la biodiversità?” la loro risposta è “oh quelle sono esternalità”. Beh, allora potresti essere anche su Marte, quell’economia non si basa su qualcosa di simile al mondo reale; è la vita, la rete della vita che filtra l’acqua nel ciclo idrologico, sono i micro-organismi del suolo che creano il terreno sul quale facciamo crescere il nostro cibo. La natura fornisce ogni tipo di servizio, gli insetti fertilizzano tutte le piante in fiore, questi servizi sono vitali per la salute del pianeta, l’economia chiama tutto questo esternalità, è follia!”
Trascrizione dell’intervista a David Suzuki genetista, ambientalista e divulgatore scentifico canadese, tratta dal documentario del 2011 “Surviving Progress” , assolutamente da vedere! ( a questo link il documentario in lingua inglese)