Ci sono questioni così importanti che vanno affrontate con serietà e senza strumentalizzazioni. Il tema dello ius soli è uno di questi. Alla domanda se la pensate come Beppe Grillo, ho risposto: Sì, sono daccordo con lui. Beppe ha certamente una sua influenza, è il nostro megafono, ma poi a decidere siamo noi parlamentari e la rete, lui non sta in Parlamento. Questo è ciò che ho detto e che è stato palesemente travisato. La persona che ha raccolto le mie dichiarazioni, non si è qualificata come giornalista, tanto che lho scambiato per un deputato del Pd. La persona in questione non mostrava, infatti, il cartellino identificativo per i giornalisti e per questa ragione ho denunciato laccaduto al servizio sicurezza della Camera dei deputati. E lennesima trappola dei media, una delle tante imboscate che ci tendono per fare apparire spaccature inesistenti allinterno del MoVimento. Solo al termine dello scambio di battute, il giornalista si è qualificato come tale, prima di andare via. Si chiede, pertanto, a tutti i cronisti di attenersi alle regole etiche e deontologiche della professione” Alessandro Di Battista
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