Sta per arrivare l’antipasto della crisi, una manovrina di 25 miliardi di euro. Perché non farli pagare al Parlamento a partire dall’abolizione retroattiva delle pensioni maturate dai deputati dopo soli due anni e mezzo, dalla riduzione dello stipendio a un massimo di 3.000 euro lordi al mese e dal divieto di doppie cariche pubbliche remunerate? Nessun sacrificio per gli italiani se i politici non danno prima l’esempio.
“144.000 euro annui questo lo stipendio di un deputato in italia, il più alto al mondo.1 miliardo 700 milioni questo il costo del Parlamento italiano, bene inizino a tagliare almeno 1 miliardo loro, così di manovra correttiva ne restano 24 miliardi…sono sicuro che andando avanti su questa strada, passando dai ministeri, alle regioni, alle provincie,comuni, circoscrizioni e poi confiscando i beni ottenuti con la corruzione durante lo svolgimento di un qualsiasi incarico pubblico vuoi vedere che arriviamo tranquillamente ai 24 miliardi restanti? e ne avanzeranno ancora….senza toccare gli stipendi statali, le pensioni di anzianità, le tasse indirette e soprattutto senza intaccare il potere di acquisto della maggioranza della popolazione, cosa che poi va a ripercuotersi sul commercio al dettaglio e quindi anche sugli esercenti commerciali e via dicendo… meditate gente meditate…” manovre correttive
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