di Beppe Grillo – A Brooklyn, in un isolato di President Street, l’anno scorso, la società LO3 ha utilizzato Google Earth per identificare le case con installazioni solari sul tetto. Poi ha bussato ad ognuna di loro chiedendo ai proprietari se volevano far parte di un piccolo progetto: MicroGrid, ovvero, Micro Griglia.
Pochi mesi dopo sono state effettuate le prime due vendite di energia elettrica generati dai pannelli di una abitazione e comprate a un vicino di casa. Sono state transazioni piccolissime, pochi dollari, ma importanti per dimostrare la validità del progetto. Questa piccola rivoluzione energetica è stata fatta utilizzando tecnologie esistenti ed è già alla portata di tutti. Per esempio la transazione è avvenuta su PayPal. Questo anche perchè non esistono ancora leggi precise che stabiliscano lo status di chi effettua queste operazioni.
Finora c’è sempre stato un produttore, un fornitore e un cliente. Ruoli precisi e determinati da un organo centrale, organo che regolava ogni possibile relazione tra i soggetti. Ma ora tutto cambia.
La Microgrid di Booklyn è fatta di dozzine di pannelli solari sparsi sui tetti delle case degli iscritti alla piattaforma. Tutti sono collegati ad una rete virtuale che consente di vendere l’elettricità in eccesso e di comprarla quando si vuole.
Il progetto ha ancora solo 50 partecipanti finora, ma le sue implicazioni potrebbero essere di vasta portata. L’idea è di creare una sorta di sistema di scambio peer-to-peer di energia, costruito sul sistema Blockchain, la stessa tecnologia che sta alla base delle criptovalute come i Bitcoin.
La possibilità di completare transazioni sicure e creare un business basato sulla condivisione dell’energia consentirebbe di bypassare la fornitura di energia elettrica come la conosciamo ora. Costruirebbe in maniera semplice un sistema di generazione e stoccaggio dell’energia che potrebbero funzionare da sè, anche in caso di mancanza di corrente. Il progetto non è che un esempio di come si stanno riorganizzando le tradizionali relazioni tra aziende elettriche e consumatori, mettendo sempre più il controllo nelle mani dei clienti.
In tutto il mondo, progetti di questo tipo stanno aumentando, offrendo la possibilità di usare sistemi energetici decentralizzati che possono lavorare in tandem con la rete tradizionale o, soprattutto nelle economie emergenti, evitare la costruzione di una rete su larga scala e quindi rendere possibile la distribuzione di energia dall’oggi al domani.
Ma non esiste solo Brooklyn, per esempio in Australia, una società chiamata Power Ledger ha annunciato l’inizio di un mercato di trading di elettricità residenziale basato su blockchain in un complesso residenziale a Perth. In Bangladesh, dove si stima che 65 milioni di persone non abbiano accesso a una rete centrale, ME SOLshare ha sviluppato reti di scambio peer-to-peer tra famiglie rurali con e senza sistemi solari sul tetto. E in Germania, Sonnen, fornitore leader di batterie per la casa, ha creato una rete di circa 8.000 clienti che scambiano le loro energie immagazzinate tra loro.
Il peer-to-peer sta lentamente diventando una realtà, i clienti sono anche i produttori di energia. L’unico problema è rappresentato dalle istituzioni che non sono pronte a concepire un mercato fatto di “pari”. Ma qualcosa si sta muovendo.
In America la Commissione statale per il servizio pubblico sta già approvando nuovi modi per determinare i prezzi dell’energia elettrica, soprattutto quelli derivanti da progetti di energia rinnovabile. Le nuove regole devono riflettere più accuratamente il valore in base alla posizione geografica, ai tempi e ad altri fattori ancora da determinare. Non si è mai pensato che gli utenti potessero fare a meno di un fornitore e dello stato centrale.
Non c’è nulla di tecnicamente impossibile ma affinché questi progetti possano decollare, le autorità di regolamentazione devono essere rassicurate sul fatto che i mercati possono effettivamente funzionare in questo modo e, cosa più importante, che le persone vogliono mercati come questo.
Abbiamo bisogno di rendere l’energia un prodotto e un servizio che le persone possano acquistare da soli, e non fare affidamento su una grande entità centralizzata. E’ importante costruire un’infrastruttura in grado di resistere meglio ai disastri naturali e causati dall’uomo. Il sistema Blockchain si sta rapidamente diffondendo in altri settori oltre a quello monetario e presto molti problemi e limiti che lo affliggono saranno superati.