La proprietà privata in Italia non esiste, questo grazie a una legge voluta da Mussolini per aumentare lo spirito bellico dei suoi concittadini. Chiunque può entrare armato nel prato di casa tua, magari sparare contro la tua abitazione (ovviamente per errore), aggirarsi nel tuo podere, campo, orto, giardino se non è completamente recintato. Se non sei armato e non sei un cacciatore, allora non puoi entrare. Invece con un buon fucile e un tesserino sei come a casa tua. La legge in questione è incostituzionale, come hanno affermato molti esperti di diritto, ma non viene cancellata. Il blog consulterà i suoi legali per capire come far rispettare la Costituzione, articolo 42. Di recente la caccia viene insegnata anche nelle scuole, spacciata per ambientalismo. Chi è a conoscenza dei presidi che permettono questa indecenza lo segnalino, pubblicheremo elenco e testimonianze.
La caccia secondo Mussolini(espandi | comprimi)
Salve, sono Daniela Casprini, Presidente dellAssociazione vittime della caccia, siamo nati per tutelare le persone che vivono in campagna e che subiscono la pressione venatoria, spesso laggressione dei cacciatori, ma non solo, da un sistema venatorio in Italia che veramente è aberrante. La legge che consente lingresso dei cacciatori nei fondi privati dei legittimi proprietari è lArt. 842 del Codice Civile e è nato per volontà di Mussolini, è stata una norma voluta per abituare i contadini, più che altro, a imbracciare le armi e a usarle per poi mandarli in guerra. Questa legge secondo gli esperti di diritto è incostituzionale, il dibattito però è ancora aperto, più che altro verte sulla Corte Europea per i diritti delluomo di Strasburgo, dove anche noi ci siamo appellati insieme a alcuni nostri associati e non, non solo per motivi di pubblica sicurezza, ma anche per scelte etiche, non voglio vedere sangue e uccisioni sul mio terreno e sono libero di disporre del mio terreno come voglio. La caccia è tenuta in vita da molti fattori, quello politico recepisce le istanze di quella che è una minoranza in Italia, l1 % costituito dai cacciatori, siamo intorno ai 700 mila cacciatori in Italia e i politici sono troppo sordi alle istanze della maggior parte degli italiani che chiedono a gran voce labolizione, intorno a un 70%. Un 85% invece chiede una grossa regolamentazione, cosa che la 157, la legge sullattività venatoria che regola lattività venatoria e il prelievo della fauna selvatica, purtroppo non espleta ci sono anche interessi che vanno al di là del clientelarismo politico, ci sono grossissimi interessi, più che altro nella gestione del territorio, le province sono divise in Atc (Ambiti territoriali di caccia) questi Atc riguardano il 70% del territorio provinciale, regionale e di tutta Italia, in pratica siamo tutti dentro, le nostre case, i nostri terreni stanno dentro questo 70% dove i cacciatori possono accedere. Gli interessi economici che stanno dietro alla caccia stanno nella gestione del territorio, perché province e ATC prendono moltissimi soldi, ci sono dei fondi che sono destinati per legge a queste istituzioni e queste istituzioni poi gestiscono questi fondi in maniera, a mio avviso, discutibile, potremmo veramente citare tantissimi esempi, per esempio. Le aziende faunistico venatorie a interesse privato in realtà sono realtà economiche, commerciali che sfruttano i terreni privati che vengono in maniera coattiva espropriati per un tot di anni ai legittimi proprietari, quei proprietari che stanno dentro il 70% del territorio gestito dagli ATC.
100 vittime di caccia all’anno(espandi | comprimi)
Nellultima stagione venatoria 2010/2011 le vittime della caccia sono 100. 25 sono i morti e 75 i feriti per armi da caccia, sono divisi in ambito venatorio e ambito extravenatorio.
I nostri dati sono estratti occasionalmente, noi facciamo delle rassegne stampa attraverso Internet e i giornali e durante i 5 mesi della stagione venatoria, comprese le pre-aperture estraiamo questi dati prendendo queste rassegne stampa e raccogliendole, alla fine della stagione venatoria che teoricamente dovrebbe concludersi il 31 gennaio, facciamo i conti e tiriamo le somme. I nostri criteri sono esclusivamente le vittime per armi da caccia, verificabile anche dal nostro sito scaricando il dossier 2010/2011 www.vittimedellacaccia.org. Cosa possiamo fare? Noi possiamo fare quello che voi stessi potete fare, voi che abitate in campagna, in luoghi dove la pressione venatoria è davvero pesante, prendete la legge 157, andate allArt. 21, il comma 1 stabilisce quali siano i parametri per le distanze di sicurezza cui i cacciatori devono attenersi, purtroppo questo non succede perché le violazioni a queste norme che dovrebbero rientrare nella pubblica sicurezza, vengono sanzionate soltanto con delle sanzioni amministrative in modo assolutamente blando, però possiamo fare qualcosa. Cerchiamo di capire qual è il nostro territorio, casa nostra, come è posizionata rispetto a strade asfaltate, strade percorse solitamente dalle macchine, quindi comunali, provinciali, vediamo casa nostra dove è situata anche su Google Maps è possibile verificare queste distanze, verifichiamo se entro i 100 metri i cacciatori comunque vengono a sparare, se questo succede sono sanzionabili, dobbiamo assolutamente chiamare i Carabinieri, Polizia provinciale, Forestale cercando di farli prendere in fragranza di reato, è lunico modo per dimostrare che quel reato è accaduto realmente, altrimenti diventa un problema. Strumenti per difendersi ne abbiamo pochi, però usiamoli, legge 157. La troviamo su qualsiasi sito internet che tratta di caccia, anche sul nostro, Art. 21 comma 1 lettere E e F, dove sono indicati i parametri minimi cui un cacciatore deve attenersi per sparare, sono dettate le distanze di sicurezza che sono di spalle, sparando di spalle 100 metri, 50 metri dalle strade, mentre in direzione di case e strade devono essere rispettati i 150 metri, se questo non succede chiaramente nel tempo e è una violazione sistematica, quindi vi è realtà un problema di pubblica sicurezza, rischiamo la pelle veramente, dobbiamo documentare sempre tutto, anche se facciamo delle denunce a ignoti queste denunce possono costituire un dossier, necessario a presentarlo poi al nostro Sindaco. Il Sindaco è competente per la pubblica sicurezza, è la massima autorità competente per la pubblica sicurezza e la salute dei cittadini e è tenuto a intervenire in tal senso, magari con ordinanze di divieto di caccia come abbiamo già ottenuto in diversi comuni italiani. Le denunce servono sempre anche se a ignoti, perché vanno a formare un dossier che è la riprova di quanto accade, meglio se è documentata fotograficamente oppure grazie a testimoni, vi potete rivolgere al nostro sito per qualsiasi informazione, noi facciamo il possibile per rispondere a tutti nei limiti delle nostre possibilità.
Spari sotto casa(espandi | comprimi)
Paradossalmente lArt. 842 del Codice Civile consente lingresso dei cacciatori nei nostri terreni privati, però non tutti sanno che lArt. 842 prevede anche che il proprietario del fondo possa chiedere il tesserino venatorio e quindi conoscere lidentità del cacciatore, quasi nessuno lo fa, non tutti lo sanno, ma è bene ribadirlo perché altrimenti questa persona armata e senza nessun riconoscimento visibile a tutti possa entrare a casa nostra impunemente. Unaltra cosa importante che è bene che tutti sappiano è che entro i 100 metri non è possibile neanche il passaggio se larma non è messa nel fodero o comunque smontata in più parti. Minori e caccia, abbiamo fatto un capitolo a parte proprio su bambini, perché i cacciatori stanno facendo questo, stanno cercando di portare nelle scuole la caccia, quindi abituare i bambini con un approccio inizialmente morbido, ovvero la tutela, con la baggianata della tutela della natura, conoscere la fauna selvatica etc., facendogli vedere che i cacciatori sono brave persone, sono persone che tutelano lambiente, purtroppo poi nella realtà questo non si verifica. Sono già diverse le scuole che hanno accettato lezioni di cacciatori tenute a bambini addirittura delle elementari, questa è una cosa che riteniamo sia vergognosa perché attraverso questa forma soft, poi arriviamo alluso delle armi, ogni stagione venatoria conta alcune vittime minori, bambini che emulando il padre o comunque i conoscenti, i cacciatori prendono le armi, magari non custodite debitamente e succedono delle tragedie, questo è un altro aspetto che va assolutamente affrontato perché non è possibile tollerare che dei bambini restano vittime di un hobby e di una minoranza armata.
Le vittime della caccia non sono soltanto le persone sparate, le persone ferite o i morti, le vittime della caccia siamo tutti noi che dobbiamo subire la violenza, anche visivamente, dobbiamo sopportare la prevaricazione di cacciatori che pretendono di entrare a casa nostra, che pretendono di poter tagliare la rete, magari di un fondo chiuso, persone armate di fronte a cittadini, proprietari di terreni disarmati. Le vittime della caccia sono anche coloro che non possono riposare nei giorni preposti al riposo, il sabato e la domenica soprattutto, vittime della caccia sono anche le persone che raggiungendo la macchina da casa propria, rischiano di essere impallinate, queste vittime non rientrano nei nostri dati, sono vittime a tutti gli effetti perché questo succede tutti i giorni, fuori che i giorni di silenzio venatorio, il martedì e il venerdì, si spera, però tutti i giorni durante la stagione venatoria e con le varie deroghe purtroppo succede anche fuori dalla stagione venatoria. Vittime della caccia sono tutte raccolte, quelle che noi abbiamo trovato con le nostre rassegne stampa nella sezione Storie di ordinaria follia perché sono vittime che non rientrano nei nostri conteggi, ma sono vittime a tutti gli effetti, persone che rimangono scioccate dalla loro esperienza che magari sono andate a vivere in campagna per trovare un po di pace, ma in realtà trovano soltanto una guerra!