“Ragazzi, questa è veramente unica. La riporta l’AGI:
“Siccome è un detenuto, dovrà pagare l’Imu sulla seconda casa su entrambe le proprietà che possiede, perché la sua residenza è considerata quella del carcere di Bollate (Milano). Succede a Monvalle, in provincia di Varese. Qualche settimana fa, infatti, l’ufficio tributi ha chiesto a un detenuto, proprietario di due appartamenti, di pagare l’Imu sulle sue proprietà come se fossero entrambe seconde case, in quanto la residenza su cui ha diritto all’esenzione viene considerata il carcere. La sorella del detenuto, in carcere per reati minori, dopo aver ricevuto l’avviso per il pagamento dell’Imu si è rivolta all’Associazione per la giustizia in Italia. Secondo l’associazione si tratta “di una richiesta di pagamento erroneamente inviata sul presupposto che la residenza anagrafica del detenuto corrisponda all’indirizzo del carcere, quando in realtà l’indirizzo di residenza anagrafica corrisponde all’ultima abitazione occupata prima della carcerazione”. Quando c’è da incassare. . . gli errori sono a senso unico. O sbaglio?”
Dario L.
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