“L’altro giorno parlavo con un amico calzolaio che mi diceva “Vedi, tra qualche mese dopo quasi cinquant’anni di lavoro e di contributi andrò in pensione, e non c’è nessuno che voglia rilevare la mia piccola attività artigianale perchè non esiste più nessun giovane che è capace a fare il mio mestiere. Forse arriverà uno slavo, ma non ne sono sicuro. Eppure c’è da guadagnare benino, da mandare avanti tranquillamente una famiglia con figli. Siamo rimasti in tre in tutta la cittadina, dopodichè resteranno in due”. Ecco, da questo vecchio un consiglio: smettiamo di cercare il posto fisso da impiegato al ministero, torniamo a fare i calzolai, i falegnami, i sarti, gli arrotini, i parrucchieri per uomo, gli spazzacamini che di lavoro ce n’è più di quanto si possa immaginare e da vivere dignitosamente evitando lo squallore di ritrovarsi a pasteggiare in una Caritas con lo sguardo perso nel vuoto.” G.N.
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