La Giustizia è senza benzina, la prescrizione è breve e il ministro è Alfano (il miglior amico dello psiconano!).
“E’ sempre un bel governo…Il cellulare per i detenuti è senza benzina. Salta l’udienza di un processo di mafia. Palermo – Il cellulare è a secco, manca la benzina, così i detenuti non possono andare in Tribunale e salta l’udienza di un processo di mafia. E’ successo oggi a Palermo al processo per le presunte infiltrazioni mafiose nel business delle pale eoliche. Nel dibattimento in cui si doveva discutere di energia “alternativa“, è arrivato invece l’imprevisto causato dal carburante (che mancava): il carcere di Trapani ha infatti comunicato ufficialmente di non avere a disposizione i buoni per la benzina che dovevano essere consegnati nell’arco della mattinata.A quel punto il giudice dell’udienza preliminare, Daniela Troja, ha dovuto rinviare il processo che si svolge con il rito abbreviato e nel quale sono imputate sei persone: tra queste Vito Martino e Giuseppe Sucameli, che dovevano essere trasferiti dal carcere di Trapani. Gli imputati devono rispondere, a vario titolo, di reati che vanno dall’associazione mafiosa al concorso esterno, truffa, falso e corruzione, nell’ambito dell’inchiesta sugli appalti per la realizzazione dei cosidetta “parchi eolici“.Il processo è strato rinviato al 30 novembre. Un avvocato che difende i rappresentanti di un’azienda altoatesina è arrivato da Trento, facendo un viaggio a vuoto.” Giorgio Cigolotti
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